Pino Corrias, Peter Gomez e Marco Travaglio aderiscono all'appello di Stefano Rodotà contro la legge bavaglio sulle intercettazioni attualmente in discussione al Senato.
Il testo dell'appello:
La libertà è partecipazione informata.
"Al Senato la maggioranza cerca di imporre la Legge sulle intercettazioni telefoniche che scardinerebbe aspetti essenziali del sistema costituzionale.
Sono a rischio la libertà di manifestazione del pensiero ed ildiritto dei cittadini ad essere informati.
Non tutti i reati possono essere indagati attraverso le intercettazioni e viene sostanzialmente impedita la pubblicazione delle intercettazioni svolte.
Una pesante censura cadrebbe sull’informazione. Anche su quella amatoriale e dei blog(Art.28).
Se quella legge fosse stata in vigore, non avremmo avuto alcuna notizia dei buoni affari immobiliari del Ministro Scajola e di quelli bancari di Consorte.
Se la legge verrà approvata, la magistratura non potrà più intervenire efficacemente su illegalità e scandali come quelli svelati nella sanità e nella finanza, non potrà seguire reati gravissimi.
Si dice di voler tutelare la Privacy: un obiettivo legittimo, che tuttavia può essere raggiunto senza violare principi e diritti.
Si vuole, in realtà, imporre un pericoloso regime di opacità e segreto.
Le libertà costituzionali non sono disponibili per nessuna maggioranza".
Firma l'appello su www.nobavaglio.it
La legge che ordina il silenzio - di Stefano Rodotà (da micromega.net)
L'adesione di Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere
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