martedì 8 febbraio 2011

Renzi non aiuti Berlusconi

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Stamattina, in un’intervista pubblicata dalla “Stampa”, il sindaco di Firenze Matteo Renzi ci spiega che è ora di superare l’antiberlusconismo e che adesso basta con le proteste e le manifestazioni di piazza che non servono a niente. Dice anche che tutta questa storia del rubygate a lui non sembra per niente un’emergenza democratica. Si vede che gli pare normale che un presidente del consiglio rifiuti di farsi interrogare dai pm che indagano su di lui, accusi la magistratura di golpismo, faccia carte false per cambiare le leggi pur di non rispondere dei suoi comportamenti di fronte alla giustizia, compri parlamentari sotto gli occhi di tutti per restare al potere, occupi le televisioni con i suoi videomessaggi e con una specie di auto intervista, tipo quelle che si facevano da sole le Brigate rosse, andata in onda sul principale Tg della rete pubblica.
A casa di Renzi questa si chiama normale democrazia. A casa mia invece si chiama proprio emergenza democratica. Si vede che abitiamo in case diverse e sulla democrazia abbiamo idee diverse. 


La posizione di Renzi mi sembra tanto quella di chi dice: “Criticare Berlusconi va bene, però non troppo. Possiamo dire che sbaglia, però con delicatezza e senza usare parole forti”.
Io lo dico chiaro e tondo: penso che questo atteggiamento sia pericolosissimo e che sia un grandissimo aiuto che si dà a Berlusconi. Guardiamo un po’ quello che sta facendo anche in questi giorni. In pubblico, nei messaggi senza contraddittorio con cui bombarda le tv, nell’ ”intervista a se stesso” del Tg1, parla di grandi riforme, di liberalizzazioni, di rilancio dell’economia. Tutte balle, come sa per primo il suo ministro dell’economia Giulio Tremonti.
Quelle menzogne servono a far credere agli italiani che il governo si occupa di queste cose, mentre invece, come al solito, quello che gli interessa è solo proteggere il presidente del Consiglio dalla giustizia, dai processi e dalle sentenze. Che c’azzecca il rilancio dell’economia con il processo breve, con il ritorno delle intercettazioni e addirittura con la proposta di rivedere le leggi sulla prostituzione minorile per tirare fuori dai guai Berlusconi?
Berlusconi è un mago nel gettare polvere negli occhi, è il grande imbonitore capace di vendere le sue bugie come realtà e i suoi interessi privati come sogni di tutto il paese. Però chi vuole superare l’antiberlusconismo e dialogare con lui come se fosse un normale leader politico democratico lo aiuta a ingannare e a prendere in giro tutto il paese.
Diciamo pane al pane per una volta: il problema non è che l’opposizione va in piazza. E’ che non è unita e non ha una strategia comune e continua a tentennare. Assecondare la politica berlusconiana e ricercare quel dialogo verificatosi impossibile danneggia tutti. Infatti non si capisce perché tra l’originale e gli adulatori i cittadini debbano scegliere questi ultimi. Sarebbe ora che si decidesse a seguire l’esempio dell’Italia dei valori per fare una vera opposizione parlamentare dura, senza sconti, come quella che faceva la destra nella scorsa legislatura. E’ troppo facile fare la voce grossa la sera nei salotti televisivi e poi belare la mattina in Parlamento!
State pur sicuri che noi dell’Italia dei valori continueremo a opporci strenuamente a Berlusconi proprio perché sappiamo che la sua permanenza al potere è l’opposto di una vera democrazia. Lo faremo, come abbiamo sempre fatto, in Parlamento e lo faremo, con l’aiuto di tutti i cittadini democratici e responsabili, manifestando quanto più possibile nelle strade e nelle piazze. Senza alcuna indulgenza verso i comportamenti violenti di alcune frange irresponsabili, ma anche senza nessunissimo sconto.

fonte : http://www.antoniodipietro.com/




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