Lo Stato sta perpetrando in Val di Susa orribili violazioni legali e umane per difendere gli interessi di S.p.A. e di politici corrotti criminalizzando incredibilmente il popolo subente.
Stanno tentando di far credere che lo sviluppo di una società sia correlata alle grandi opere, dicono che non si deve protestare perchè "diminuisce il business del turismo", stanno usando il ricatto di pochi e precari posti di lavoro per favorire un business inutile rispetto a quello che si potrebbe fare con gli stessi soldi usati per numerose "piccole opere" ma realmente utili per la collettività.
Se il prezzo da pagare per lo "sviluppo" è la crudeltà di uno stato fascista, dittatoriale o comunque prepotente e violento, qualcosa non torna in questo "metodo di progresso".
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