domenica 11 luglio 2010

L'acqua dell'Asia? Un bene proveniente dall'Himalaya sempre piu' prezioso

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I risultati di una nuova ricerca proveniente dai Paesi Bassi parlano chiaro; i cambiamenti climatici sconvolgeranno la sicurezza alimentare di tutta l'Asia negli anni a venire.
Lo 
studio, presentato sulla prestigiosa rivista Science, e' stato in parte finanziato dal progetto CEOP-AEGIS (Coordinated Asia-European long-term observing system of Qinghai Tibet plateau hydro-meteorological processes and the Asian monsoon system with ground satellite image data and numerical simulations), che si e' assicurato circa 3,4 milioni di euro nell'ambito del tema Ambiente del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE.


 Il gruppo gruppo di ricercatori olandesi dell'
Università di Utrecht e di FutureWater, specializzati nelle questioni di gestione dell'acqua, hanno previsto che l'Himalaya andra' incontro a una diminuzione delle precipitazioni di neve, e quindi di acqua di disgelo, che avra' un enorme impatto sulle vite di oltre 60 milioni di persone in Asia.
"Le montagne sono i serbatoi d'acqua del mondo, compresa l'Asia, i cui fiumi sono tutti alimentati dall'altopiano tibetano e dalle catene montuose adiacenti" scrivono gli autori. "La neve e lo scioglimento del ghiaccio - proseguono - sono processi idrologici importanti in queste zone e si stima che i cambiamenti di temperatura e delle precipitazioni avranno effetti gravi sulle caratteristiche dello scioglimento."


Nel nuovo lavoro i ricercatori hanno studiato il ruolo dei processi idrogeologici, nel loro insieme e nelle aree a monte oltre i 2000 metri d'altezza, sull'approvvigionamento d'acqua dei cinque maggiori bacini del sud-est asiatico: Indus, Ganges, Brahmaputra, Yangtze e Fiume Giallo. Di questi 5 bacini, che comprendono un'area di oltre 1,4 miliardi di persone, la perdita maggiore e' prevista nei bacini dell'Indus e del Brahmaputra mentre la disponibilita' di acqua per l'irrigazione nel bacino del Fiume Giallo aumentera'. Il dott. Walter Immerzeel, esperto di geo-informatica delle risorse idriche e cambiamenti climatici, ha voluto sottolineare che le sezioni asciutte a valle dell'Indus ospitano una delle piu' grandi reti di irrigazione al mondo e sono completamente dipendenti dalle acque di disgelo. "Secondo le nostre stime – ha proseguito il professore - questo minaccera' la sicurezza alimentare dei quasi 60 milioni di abitanti di queste zone entro il 2050".
Se la tendenza studiata dai ricercatori sara' confermata allora i cambiamenti climatici in Asia avranno conseguenze epocali con forti conseguenze sulla migrazione interna, a sua volta, acutizzata da un'escalation della tensione tra stati asiatici per l'approvvigionamento dell'ultima goccia e, non ultimo, per il controllo da parte di potenze straniere della zona dell'Himalaya.
 http://www.ciaonippon.com/

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