domenica 11 luglio 2010

Scatta l’operazione informazione della Rete No Ponte

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che  ambisce ad allargare il proprio ‘bacino di utenza’: dopo gli slogan, i cortei ed i sit-in , 
Domani pomeriggio primo presidio informativo davanti alle trivelle di via Circuito a Torre Faro
Comunicazione ed informazione: i “no- pontisti” cambiano strategia e puntano su una pacifica opera di divulgazione sulle motivazioni che devono indurre i cittadini a dire no al Ponte sullo Stretto.
Dopo le proteste plateali susseguitesi con cadenza regolare negli ultimi mesi, Rete No Ponte dà il via all’operazione informazione. Domani pomeriggio, con inizio alle ore 18.30 sarà allestito il primo presidio informativo NO Al PONTE indetto dal Comitato di Capo Peloro. Il luogo prescelto sarà ancora una volta simbolico: il banchetto verrà montato nello spiazzale antistante le trivelle posizionate in via Circuito a Torre Faro, già teatro di precedenti proteste. Da qualche settimana, proprio in coincidenza con l’inizio della stagione estiva - che vede triplicare il numero dei residenti di Torre Faro, con la presenza di numerosissimi villeggianti - sono iniziate le trivellazioni per effettuare i dovuti rilievi geognostici. 


Nel corso

della manifestazione di domani indetta dai no-pontisti, saranno distribuiti volantini informativi; saranno messe in vendita magliette NO PONTE; ma soprattutto si terrà un'assemblea pubblica, durante la quale si dibatterà sulle ragioni dell'opposizione all’imponente opera. Rete No Ponte va ripetendo da mesi che - piuttosto che investire in un'opera faronica ed inutile -“sarebbe molto meglio impiegare le somme per promuovere turismo e cantieristica, settori per i quali il nostro territorio ha maggiore vocazione; o ancora pensare alla messa in sicurezza sismica ed idrogeologica; al potenziamento del trasporto pubblico nello Stretto; all’ammodernamento della rete stradale e ferroviaria; ad un piano di edilizia scolastica”. 
Il fronte del no al ponte ambisce a far crescere il numero dei propri adepti perché consapevole che più si è meglio è per far sentire il proprio grido di dissenso.

Durante il dibattito, si tornerà a discutere anche dell’ormai prossima alleanza tra le Università di Messina e Reggio Calabria ed il Contraente generale Eurolink, società di progetto incaricata della realizzazione del Ponte, i cui quartieri generali andranno ad occupare i locali dell’Incubatore d’Imprese sito a Papardo. La struttura, come ormai noto, è di proprietà dell’Ateneo peloritano, ma è stata concessa in uso a Sviluppo Italia Sicilia. Il Protocollo d’intesa tra le Università dello Stretto ed Eurolink mira a far convogliare le migliori e più qualificate professionalità del nostro territorio nel progetto Ponte, indipendentemente dalla sua concreta realizzazione. Secondo i vertici dell’Ateneo peloritano, si tratta di un’occasione unica per tanti giovani meritevoli, che avranno così l’opportunità di acquisire, senza dover emigrare, conoscenze e competenze specifiche che arricchiranno significativamente il loro bagaglio culturale e professionale e che potranno successivamente essere spese nel mondo del lavoro.
La scelta dell’Università di sottoscrivere un accordo con Eurolnik non piace però per niente ai No-Pontisti, che contestano - come hanno spiegato in un recente documento (vedi articolo correlato) - l’adesione dell’istituzione culturale al Progetto ponte.
Danila La Torre
fonte:
http://www.tempostretto.it/

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