Minori sono le evidenze nel dolore neuropatico periferico, anche se pure qui sono presenti studi clinici che evidenziano l’efficacia di tali sostanze.
Ora uno studio non randomizzato osservazionale compiuto all’Università di Calgary in Canada e pubblicato sulla rivista scientificaPain Practice ha dimostrato che il derivato cannabinoide nabilone è efficace come un farmaco comunemente in uso (il gabapentin, un antiepilettico) nella terapia della neuropatia periferica.
Ai pazienti veniva somministrata terapia solo con nabilone o solo con gabapentin, oppure uno dei due farmaci veniva aggiunto alla terapia già in atto. I pazienti venivano rivalutati dopo un intervallo di tre e sei mesi, con un revisione eventuale della terapia, e l’efficacia della cura e gli effetti collaterali venivano valutati a sei mesi.
101 pazienti hanno iniziato la monoterapia, 49 con Nabilone e 52 con gabapentin. 119 pazienti hanno usato uno dei due farmaci in aggiunta alla terapia già in atto, dei quali 55 hanno usato nabilone e 64 gabapentin. Dopo 6 mesi 35 pazienti usavano ancora nabilone e 32 gabapentin come monoterapia, mentre 38 pazienti usavano nabilone e 46 gabapentin come adiuvanti. Il dosaggio medio del nabilone dopo 3 e 6 mesi nei pazienti in monoterapia era di circa 3 milligrammi. Tutti i gruppi di pazienti dimostravano un miglioramento significativo del dolore dopo sei mesi. Numerosi parametri del sonno erano migliorati nei pazienti sia che ricevessero nabilone che gabapentin, e anche i punteggi dell’ansietà e della depressione erano significativamente migliorati in tutti i gruppi. Gli Autori concludono che i “i benefici del nabilone come monoterapia o come terapia adiuvante appaiono paragonabili al gabapentin nel trattamento della neuropatia”.
Francesco Crestani, presidente dell'Associazione Cannabis Terapeutica
profilo facebook: associazione Cannabis Terapeutica
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