Un magistrato può essere annientato in vari modi. Uno di questi è quello di massacrare il lavoro che ha svolto, disintegrandolo, spezzettandolo, rendendolo incomprensibile ed inutilizzabile. Un procedimento complesso e articolato , se resta unito , ha una sua valenza, se al contrario viene frammentato in decine di piccoli procedimenti , inficia la totale comprensione dei fatti e rende le vicende più difficili da ricostruire. La distruzione degli indizi e delle prove, le intimidazioni e le pressioni sui testimoni, le minacce ai magistrati, la punizione dei servitori dello Stato sono attività necessarie per delegittimare il lavoro. L'obiettivo delle mafie, della criminalità organizzata, dei poteri occulti, delle massonerie deviate, è quello di disintegrare il lavoro compiuto e le persone che lo hanno svolto, perchè quei risultati li danneggerebbero. Il loro obiettivo è quello di salvarsi, di garantirsi l’impunità, di ricostruire l’integrità dei colletti bianchi, di riciclarsi. Si deve rovesciare tutto e così gli investigatori diventano indagati. I ladri diventano guardie e le guardie sono costrette a difendersi dalle deviazioni di poteri che si sono fatti sistema. Ho deciso, pertanto, di pubblicare diversi atti giudiziari, non coperti da segreto investigativo, affinchè il popolo, in nome del quale è amministrata la giustizia, sappia. Per scongiurare la scomparsa e la manipolazione dei fatti e quindi il vizio della memoria. Per lasciare traccia, dal momento che anche i magistrati ai quali avevo consegnato il mio "diario" sono stati disintegrati.
La lettura di questi atti - che rappresenta solo una minima parte del mio lavoro di magistrato - aiuterà a comprendere le ragioni per le quali sono divenuto un cattivo magistrato. Le ragioni per le quali da anni e ancora oggi sono costretto a difendermi. Le ragioni per le quali numerose persone all'interno delle istituzioni vorrebbero tuttora distruggermi. Io resto un uomo delle istituzioni e non mollo. Lotterò sempre per ripulirle dalle incrostazioni del malaffare e dal puzzo del compromesso morale.
Il primo documento che pubblico è il decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura di Salerno ed eseguito il 2 dicembre del 2008. La lettura di queste pagine - sono tante , ma molto interessanti – consente di ricostruire, seppure in parte, l'attività di delegittimazione messa in atto ai danni miei e del lavoro che stavo espletando. I fatti gravissimi e le collusioni individuate da due magistrati coraggiosi, fanno intuire le ragioni per le quali anche la Procura di Salerno fu investita da uno tsunami istituzionale simile a quello che aveva portato al mio trasferimento e all'esautoramento delle funzioni di pubblico ministero.
In questi documenti c'è la Nuova P2. Buona lettura!
Luigi de Magistris
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