Persone che si incontrano , dialogano e discutono , che determinano la loro Storia ,
un non luogo dove i saperi vengono condivisi nella ricchezza della diversita' umana ,
dove la partecipazione si fa e non si proclama .
Credo in un tempo e in uno spazio dove il teatro possa divenire un laboratorio di riflessione
sulla realta' , un' officina dove mettere in pratica le esperienze comuni e particolari ,
un teatro dove tutti sono protagonisti , un teatro difficilissimo ( e bellissimo ) che puo' essere
chiamato “ ESERCIZIO DI DEMOCRAZIA “ .
il Teatro è pacifica rivoluzione , rivendicazione , per questo il gerarca nazista GOERING
Il teatro non è quasi mai una platea e un palco . Il teatro è lotta ma anche confronto ,
teatro è essere almeno in due , teatro siamo noi, ora .
IL Teatro è sensibilizzazione Sociale , informazione partecipata .
Il mio piacevole e tormentato mestiere è vivere le storie . Raccontarle .
Raccontare il pensiero e l' azione proponente , magari sul campo .Mostrare cio' che non
si ha interesse a disvelare .Voglio rompere le uova marce del paniere .
Voglio rompere gli schemi , la consetudine e le palle .
Non mi limito a raccontare le storie , i pensieri i discorsi dell' uomo per l' uomo , le vivo.
La liberta' di un' esperienza che richiede grande impegno personale , capacita' di stare insieme .
Contaminarsi è CON-DIVIDERE . Investigare i temi cruciali del nostro tempo , le zone calde
pericolose , le introspezioni .
Negli acquitrini sociali come nei “ GHETTI BORGHESI” . Storie , discorsi e concetti scomodi .
Voglio alzare i tappeti e raccogliere la polvere . Con il dubbio di non riuscirci , con la
paura di dissipare credibilita' . Il dolore di un parto che è anche la curiosita' e l' allegria
di una nuova partenza .
Un Paese Civile si costruisce passando dalle sue risorse artistiche e culturali , aspettare
a farlo significa aspettare a costruire UN PAESE REALMENTE CIVILE ,
democratico e partecipato .
Non chiedo “ RINNOVAMENTI “ e ne tantomeno amo proporlo a chi condivide tale scuola di pensiero
ma chiedo “ INNOVAZIONI” , senso di responsabilita' nelle scelte delle direzioni artistiche
indipendenza e varieta'. “ I NOMI “ artistici ci piacciono solo se all' essere “ FAMOSI “ uniscono
qualita' artistiche : Basta grandi fratelli , Letterine , e LetteSTronze da PSICONANI , : non divertono ,
non accrescono, e costano cari anche alle amministrazioni comunali .
QUESTO TEATRO CHE FO' intendere desidera contribuire a quel percorso morale ,
intellettuale e di costume che permette alle persone di godere “ DEL BELLO”
piu' che del “Superfluo”.
Con “ IL PANE “si sopravvive, con il Teatro si vivono e condividono emozioni e sentimenti ,
ci si obbliga alla riflessione
(“ anche quando la rappresentazione non è seria e drammatica “).
POTREI FINIRE augurando a me , a voi come a noi , “ in bocca al lupo”, ma siamo
teatranti e amiamo le provocazioni ( e di “LUPI ce n'è gia' una mandria che cerca di sbranarci ), percio chiudiamo con un grande : (“ IN CULO ALLA BALENA “ ).
Dissertazione : LUIGI CIVOLANI
MANIFESTO PER UN NUOVO TEATRO :
Da Pier Paolo Pasolini “ manifesto per un nuovo teatro”:
gennaio -marzo 1968 ( stralci ) .
“ Il Teatro che vi aspettate anche come totale novita', non potra' mai essere il teatro
che vi aspettate “.
Infatti se vi aspettate un nuovo Teatro , lo aspettate necessariamente nell' ambito delle idee
che gia' avete ; inoltre una cosa che vi aspettate c'è gia ' .
Una signora che frequenta i teatri cittadini , e non manca mai alle principali “ prime”
di STREHLER , di VISCONTI o di ZEFFIRELLI , è vivamente consigliata a non
presentarsi alle rappresentazioni del nuovo teatro . O , se con la sua simbolica , patetica ,
pelliccia di visone , si presentera' , trovera' all' ingresso un cartello su cui c'è scritto
che le signore con la pelliccia di visone sono tenute a pagare il biglietto trenta volte
in piu' del suo costo normale ( che sara' bassissimo) . In tale cartello , al contrario , ci sara'
scritto che i fascisti (“ purche'inferiori ai venticinque anni ) avranno l' ingresso gratuito .
E, inoltre , vi si leggera' una preghiera : di non applaudire : i fischi e le disapprovazioni
saranno naturalmente ammessi , ma , al posto degli eventuali applausi sara' richiesta
da parte dello spettatore quella fiducia quasi mistica nella democrazia che consente
un dialogo , totalmente disinteressato e idealistico , sui problemi posti o dibattuti dal testo .
IL TEATRO DI PAROLA non ha alcun interesse spettacolare , mondano ecc. :
il suo unico interesse culturale , comune all' autore , agli attori e agli spettatori ;
che , dunque , quando si raduno , compiono un “ RITO CULTURALE “.
IL NUOVO TEATRO non è dunque né teatro accademico né un teatro d' avanguardia .
Non si inserisce in una tradizione ma nemmeno la consta .
“ Semplicemente la ignora e la scavalca una volta per sempre “.
LUIGI CIVOLANI .
“ CAMERA TEATRALE “ :
rassegne di Teatro Civile di parola ,
IL LIBRO girovago di Case e Paesi .
PROPOSTA , Progetto-idee, format- con testi monolghisti
DI LUIGI CIVOLANI .
SPAZIO SCENICO :
MIA proposta di uno spazio scenico non comune .
“CAMERA TEATRALE “PROPOSTA CIVICA DA REALIZZARE “,
Non vuole rappresentare un teatro . Gli attori non fingeranno , anche se reciteranno .
“ Camera Teatrale”sara' magari piccola . Ma grande per i suoi scopi e contenuti .
Non sara' , forse , un osteria ma un bicchiere di vino o un panino lo offriremo a tutti .
Molto probale che per entrare ci vorra' una tessera associativa , ma cio' non sara un limite
se non per la ridotta capienza .
“Camera teatrale” sara' uno spazio scenico alternativo al conformismo , un' alternativa praticata
senza conformismi o di maniera , pero' saremo alternativi perche' faremo teatro , perche'
lo faremo civile , perche' la stagione viaggiera' con spettacoli interessanti facenti parte
di una rete organizzata di teatro sociale , compreso quello della legalita' .
“ CAMERA TEATRALE ”sara' uno spazio indipendente , direi di :
“LIBERTA' E PARTECIPAZIONE” , e sono sicuro che lo diranno in troppi , praticando
male la seconda e malissimo la prima . Ma fate conto che l' abbia detto .
“ Camera Teatrale “ un mio sogno possibile , caparbio e non utopico , a cui posso contribuire
non solo per ideazione , nonche' come autore, monologhista , formatore , regista ,
e quindi per competenza , vissuto , onesta' di intenti e passione per l' impegno civico , ma
sara' progetto da realizzare nella citta' che vorra' ospitare tale proposta ' e, non solo per mia volonta',
ma soprattutto per caparbieta' ed interesse di voi tuti cittadini attenti ed attivi , e di coloro che vorranno
produrre l' operazione culturale , Istituzioni comprese .
AMICI , il teatro è cultura , educazione , vissuto , politica , rivendicazione ,
è un tempio LAICO e sacro , è testimonianza , introspezione ed indagine sociologica ,
spesso inchiesta , giornalismo investigativo , è tutto , e' vita rivissuta da ognuno nel proprio
psicodramma esistenziale , è anche autoterapia .
CAMERA TEATRALE INTENDERA' essere soprattutto laboratorio di ricerca ,
studio e formazione non accademica , uno spazio scenico per un teatro da fare e da vedere .
La necessita' è di portare avanti le realta' storiche e non storicistiche opinionistiche .
La storia non manda nulla in prescrizione . Inchioda alla responsabilita' le persone .
Nei nostri viaggi di parola scopriremo che c'è una grande omerta' ed ipocrisia fondata
sul rifiuto della responsabilita', e da qui la negazione del diritto e del dovere che
tanto nel mondo si constata .
In ogni societa' senza l' assunzione di responsabilita' diventa tutto una grande scrollata di spalle .
Un semplice gesto che serve per liberarsi da qualsiasi peso , fisico e psicologico .
ma non bisogna aspettare che la responsabilita' l' attribuisca una legge o un giudice ,
Bastano le persone che vivono in quel momento , ed è per questo che io spesso parlo di educazione culturale
con le vie dell' arte che mai sono finite , recupero sociale di soggetti a rischio , nonche' prevenzione del rischio con la riqualificazione dei quartieri , ottimizzando le aree demodegradate dalla paggiore politica partitica .
Insomma spesso parlo di trasformazione antropologica ed inizio di una nuova pedagogia che per ora
ci resta da inventare .
E' piu' difficile abbattere una mentalita' che una ideologia .
Se non si interverra' in tempo nelle aree metropolitane emarginate , poi con il tempo sara' la storia
ad attribuire le responsabilita' , e da cio' non si scappa.
QUESTO IL BELLO della Storia che con il tempo si riscatta da sola .
LA STORIA NON MANDA NULLA IN PRESCRIZIONE :
INCHIODA ALLA RESPONSABILITA' LE PERSONE . ( Fine )
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