mercoledì 2 giugno 2010

Reggio E. - Presidio in solidarietà alla "Freedom Flotilla"

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In poche ora mobilitate molte persone contro l'ennesima vergogna del governo di Israele 
Oltre 150 persone esprimono il proprio sdegno contro l'attacco della marina israeliana al convoglio umanitario

Appena saputo dell'attacco subito dai volontari umanitari della "Freedom Flotilla" 
ad opera della flotta navale militare israeliana, un tam-tam di messaggi, telefonate 
e e-mail ha iniziato a circolare tra gli attivisti e le persone sensisbili di Reggio Emilia.
Così in poche ore oltre 150 persone si sono mobilitate, scendendo in piazza per 
esprimere tutta la rabbia che un'azione si questo tipo non può che causare;
 il Laboratorio Aq16 ha messo a disposizione un piccolo impianto audio dal 
quale si sono susseguiti interventi a ciclo continuo per oltre un'ora e mezza.
Molti, come prevedibile, gli immigrati di origini maghrebine e palestinesi che 
hanno aderito alla manifestazione, riempiendo la piazza di testimonianze sugli
 orrori della vita sotto assedio che da oltre 60 anni sono costretti a vivere. 
Particolarmente toccanti sono state alcune testimonianze di bambini.
La mobilitazione si è conclusa con una richiesta precisa, anche alle autorità cittadine: 
basta a questi orrori, basta festeggiare la nascita dello stato di Israele, è necessario  l'impegno 
di tutti affinchè il popolo palestinese possa vivere in pace e non in uno stato di assedio.
COMUNICATO DEL LABORATORIO AQ16:
Apprendiamo con immenso dolore l'attacco assassino della marina militare
israeliana al convoglio pacifista che via mare tentava di raggiungere la
striscia di Gaza. Striscia di Gaza che come noto viene da tre anni di
embargo totale e vittima di una macelleria disumana chiamata operazione
piombo fuso, attuata dall'esercito israeliano nel dicembre 2008.
Il FREE GAZA MOVEMENT, movimento di volontari pacifisti internazionale
tenta da qualche anno di violare il blocco navale con il solo intento di
portare al popolo di Gaza aiuti di prima necessità come medicine e cibo.
Stanotte la flotta umanitaria composta da 6 navi e 700 persone di
provenienza mista e battente bandiera turca è stata attaccata dalla marina
israeliana in acque internazionali provocando 19 morti, tra cui 6 turchi,
26 sono i feriti.
In tutto il mondo stasera si stanno organizzando presidi di sostegno al
movimento umanitario colpito e di ferma condanna all'ennesima
dimostrazione di sprezzo della vita umana e della pace del governo e delle
forze armate israeliane.
Facciamo appello a tutte le persone sensibili che anche a Reggio Emilia si
mobilitarono nel gennaio 2009 contro la barbarie dell'operazione piombo
fuso a tornare a dimostrare la propria indignazione contro una politica
furibonda e sanguinaria di Israele.

esprimiamo e vogliamo:
- solidarietà al convoglio umanitario "freedom flotilla" e al popolo
 palestinese di Gaza
- condanna generale della politica genocida e guerrafondaia israeliana
- chiediamo insieme al gaza freedom movement e a tutti i movimenti
 umanitari mondiali la fine del blocco navale e terrestre alla striscia di
 Gaza imposto dal governo israeliano.
- fine del regime di apharteid in cui è costretto a vivere da anni il
 popolo palestinese a causa dell'ottusità di governi israeliani assassini.
- chiediamo la fine dell'utilizzo della guerra alle popolazioni civili come
 risoluzione delle controversie internazionali in Palestina, in
 Afghanistan ed in ogni teatro della ormai decennale guerra infinita, che
 vede tralaltro impegnato fermamente anche l'esercito italiano.
Laboratorio Aq16

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