giovedì 19 gennaio 2012

La ghiandola Timo

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Il timo è una ghiandola appartenente al sistema linfatico e, più in generale, a quello immunitario. Si tratta di un organo impari, localizzato nella parte alta del mediastino anteriore tra lo sterno ed i grossi vasi che escono dal cuore.
timoLa funzione del timo è di portare a maturazione vari tipi di linfociti, finalizzandoli a distruggere i patogeni intracellulari. Queste cellule, prodotte dal midollo osseo in forma di precursori immaturi, subiscono una serie di trasformazioni diventando dapprima timociti e poi linfociti T (da Timo). La loro attività sta alla base dell'immunità cellulo-mediata, vale a dire di quel processo per cui l'organismo riconosce e distrugge le cellule infette risparmiando quelle sane. Quando un linfocita sfugge a questo controllo, acquisendo la capacità di aggredire antigeni propri del corpo umano, viene eliminato per apoptosi; un'alterazione di questo meccanismo regolatorio spiega il coinvolgimento del timo nella patogenesi di alcune malattie autoimmunitarie, come la miastenia gravis.
Una volta "addestrati", i linfociti T non rimangono nel timo, ma migrano verso altri organi linfatici periferici (linfonodi, milza, tonsille ecc.) dove si moltiplicano per svolgere a pieno la loro mansione difensiva.
Il timo è un organo altamente vascolarizzato e costituito da due lobi. Ciascun lobo è avvolto da una capsula fibrosa che si addentra suddividendolo in numerosi lobuli. Al loro interno si riconosce una parte periferica scura, denominata corteccia, e una parte interna più chiara, chiamata midollare. La porzione corticale è densamente popolata da linfociti immaturi, mentre quelli sviluppati si raggruppano nella parte interna, dove la popolazione cellulare è nettamente inferiore.
L'attività e le dimensioni del timo raggiungono la loro massima espressione all'inizio del periodo adolescenziale, quando la ghiandola pesa circa 30-40 grammi. Dopo questo periodo il timo regredisce lentamente per azione degli ormoni sessuali e, un po' come succede per il midollo osseo presente nel canale diafisario, viene progressivamente sostituito da tessuto adiposo (atrofia fisiologica). Terminato lo sviluppo, l'organismo possiede difese immunitarie sufficienti per sopperire alla progressiva involuzione del timo; se invece l'atrofia lo interessa prematuramente la sensibilità alle infezioni aumenta in maniera considerevole.
L'involuzione del timo è favorita dall'eccessivo stress, mentre la sua funzione immunitaria è sostenuta da un adeguato apporto di vitamina A.
La ghiandola del timo produce anche fattori peptidici, talvolta classificati come ormoni, che influenzano la maturazione dei linfociti (timosine, timopoietina, timulina, interleuchine). Grazie a queste sostanze, il timo svolgerebbe un'azione endocrina, rivolta allo sviluppo di linfociti in sedi intra ed extratimiche.

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