martedì 14 dicembre 2010

«La P3 ha sede ad Arcore ed è nata nel ’91»

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di Luca Teolato  www.ildirigibile.eu
 «La P3 ha sede ad Arcore ed è nata nel 91»«Le vicende più importanti di questi ultimi 18 anni in Italia sono avvenute attorno ad una realtà massonica segreta che ha sede ad Arcore: la cosiddetta P3 è nata nel 1991», non sono le parole di un folle o di una persona incontrata casualmente per strada; ad affermarlo è Gioele Magaldi, nato e cresciuto nella massoneria, esponente della loggia più importante e significativa del Paese, il G.O.I. – Grande Oriente d’Italia -, all’interno della quale ha creato un movimento, il Grande Oriente Democratico, per rivendicare la natura liberale, democratica, laica e pluralista della massoneria. «Berlusconi ha compiuto un percorso massonico, esoterico molto strutturato; ha un’adesione ideologica, sostanziale, alla massoneria» spiega Magaldi. Il Cavaliere, pur se condannato per falsa testimonianza sulla vicenda P2, ha sempre minimizzato la sua appartenenza alla massoneria, anche se, su questa vicenda, non ci risulta abbia mai giurato sulla testa dei propri figli «non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, non ho mai pagato una quota di iscrizione. Iscrivermi alla P2 non fu un errore ma un incidente senza colpa. Neanche io come Bossi voglio un piduista a Palazzo Chigi. Basta con questa storia della P2: ricevetti la tessera per posta e non pagai neppure la quota d’iscrizione», ha dichiarato negli anni Berlusconi.

La storia che ci racconta il Maestro Venerabile Magaldi però sembra lontana anni luce dalle dichiarazioni del Premier, e l’essere massonico del Cavaliere non sembra solamente un modus vivendi, una filosofia di vita, ma ha influito ed influisce sostanzialmente nella vita politica del nostro Paese «quando nel 1993 scatta il momento operativo del tentativo di costruire Forza Italia, Dell’Utri ed altri collaboratori di Berlusconi, vanno in pellegrinaggio per le logge massoniche di tutta Italia, ottenendone il supporto elettorale in cambio di favori e donazioni; senza queste relazioni intense con la massoneria probabilmente il Cavaliere non avrebbe mai vinto le elezioni del 1994. C’è un rapporto intenso tra la P3, e la massoneria intesa in senso stretto. Questa associazione segreta di persone, composta da Verdini, Carboni ed altri, che citavano spesso Cesare - Silvio Berlusconi – nelle telefonate intercettate dalle forze dell’ordine, si adoperava per favorire le molteplici attività del Cavaliere. Berlusconi ha sempre avuto intensi rapporti con la massoneria italiana ed internazionale ed anche Carboni e Verdini, pur se non sono stati e non sono ufficialmente dei massoni, operano in quella zona grigia di contiguità con la loggia. Il Cavaliere gode di un’amicizia occulta con Gustavo Raffi, il Gran Maestro del G.O.I., c’è un brodo di cultura massonico nazionale ed internazionale – spiega Magaldi - nel quale Berlusconi si rigenera nei momenti di difficoltà. Il Premier ha, oltre al quasi monopolio dell’informazione privata, importanti appoggi a livello internazionale: è un maestro massone molto raffinato. Dei rapporti decennali con le logge internazionali parlo con cognizione di causa, ho prove, documentazioni e testimonianze che verranno fuori a tempo debito; è pieno di gente che ha qualcosa da dire su questa vicenda» afferma Magaldi. Purtroppo però questi rapporti sembrano avere un prezzo, e quando a doverlo pagare è il Presidente del Consiglio non è solamente un affare privato «c’è un luogo diverso da quelli istituzionali dove vengono prese le decisioni politiche ma, l’aspetto ancora più importante, è che in questa loggia sono transitate persone che non fanno parte del mondo italiano, personaggi di altri paesi che hanno scambiato con Berlusconi favori, strategie, pianificazioni, progetti che poi sono diventati operativi», illustra il Maestro, precisando che le sue affermazioni non sono campate per aria ma provate. «Questo rapporto di fiducia con la massoneria internazionale è in crisi. Soprattutto quella parte della massoneria di idee democratiche, libertarie, riformiste, si è convinta che Berlusconi sia ormai un’anomalia pericolosa; l’atmosfera degli ultimi 16 anni è cambiata» spiega Magaldi.
A chiarire l’autenticità massonica del Cavaliere non ci sarebbero solamente i comportamenti politico-imprenditoriali del Premier, che sicuramente interessano maggiormente gli italiani, ma anche atteggiamenti della vita privata che, pur se di poco spessore pubblico, assumono una rilevanza socio-antropologica, a volte ludica, che ci permette di conoscere meglio il personaggio Berlusconi. In un documentario sul Cavaliere, l’ex vice-sindaco di Arcore ha dichiarato che nel mausoleo del Premier c’è un potenziale consumo elettrico spropositato per una semplice tomba, ipotizzando centri di ibernazione o simili «è nota la simbologia massonica presente in modo capillare nelle residenze di Berlusconi ed il mausoleo del Cavaliere è pieno di rappresentazioni di sottotradizione massonica egizianeggiante e di simboli pagani. Nella visione del mondo del Premier c’è l’idea che c’è qualcosa che non è così deperibile come il corpo grossolano, che potrebbe permettere, attraverso alcuni ritrovati della scienza, l’immortalità o la conservazione in attesa di buone nuove dal mondo evoluto» racconta il leader del Grande Oriente Democratico.
Nei comportamenti di Berlusconi tutto sembra avere una spiegazione alchimistica, esoterica, massonica, persino per il bunga bunga o per il nome Ruby c’è una interpretazione in tal senso «il titolo di qualche giorno fa del quotidiano Libero ‘Elisir di Bunga vita’ è un lapsus emblematico. Esistono tre cerchi nella ritualità massonica Berlusconiana. C’è il primo, ristretto e riservato a chi appartiene alla loggia di Arcore. C’è il terzo cerchio delle feste aperte a tutti dove il sesso, la ritualità e i balli sono una cosa abbastanza volgarizzata, dove c’è la vulgata banale della freschezza giovanile che dà ristoro ai maturi e agli anziani. La cosa veramente interessante è il secondo cerchio e bisognerebbe chiederne conto a personaggi come Virginia Sanjust, che ha frequentato il Cavaliere, a Maria Pia La Malfa, moglie del fratello di Dell’Utri, e a tante altre donne che si dice siano state coinvolte in rituali di tradizione di magia sessuale occidentale. C’è la convinzione che queste pratiche allunghino la vita, come appunto gli elisir di lunga vita. Anche il nome Ruby – dice Magaldi - che non è quello reale della ragazza balzata alle cronache degli ultimi giorni, ha una spiegazione. E’ un nome classico di un certo ambiente di magia sessuale occidentale che viene usato e riusato. La Ruby che ci interessa non è quella di oggi che va a sculettare in discoteca, ma quella che ci riporta ad un ambiente dove accadono più cose strane di quanto non si creda» afferma il Maestro Venerabile.
Dal colloquio con Magaldi esce fuori un Berlusconi inedito, curioso, a tratti anche divertente, ma sicuramente ci sono anche aspetti, connivenze, che possono inquietare il cittadino medio che forse può tirare un sospiro di sollievo leggendo l’ultima dichiarazione del Maestro «c’è una fetta di parlamentari insospettabili del Pdl che, se si dovesse andare ad un esecutivo tecnico, per affrontare le emergenze del Paese, potrebbero sostenerlo; al Senato ci saranno delle sorprese».


INTERVISTA CON IL MAESTRO VENERABILE GIOELE MAGALDI. Di Luca Teolato I parte

INTERVISTA CON IL MAESTRO VENERABILE GIOELE MAGALDI. Di Luca Teolato II parte


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