lunedì 13 settembre 2010

Smettetela di urlare

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Fare un pezzo sulla contestazione a Marcello Dell'Utri omettendo le sue condanne per concorso esterno in associazione mafiosa è come descrivere la ricetta per la pizza omettendo la pummarola 'ncoppa. Allo stesso modo, scrivere della contestazione a Schifani omettendone i collegamenti con esponenti di cosa nostra, per di più invocando la repressione violenta del dissenso, è esattamente la ragione per la quale (come ha detto perfino Berlusconi ieri ad Atreju, ovviamente invertendo l'ordine degli addendi) la lettura dei giornali è al livello di Tunisi. 

 Per questo me la sono presa con Pierluigi Battista, e il sondaggio di Byoblu.Com "Io esisto, e sono indignato" mi ha dato ragione: oltre mille votanti e il 100% secco di adesioni.



sondaggio



 Detto questo, mi chiedo quando la smetteremo di assistere a scene come quella della contestazione di Bologna documentata nel video, che ho ricevuto via email con il seguente soggetto: "Una cittadina viene caricata dalla polizia!!". Se chiamate carica quella, allora francamente fatevi vedere da uno bravo. Non si può mettersi costantemente a urlare a casa d'altri, sia pure su suolo pubblico, e poi pretendere che non arrivi mai nessuno ad allontanarvi.

 Se tutte le energie spese per andare a rompere le balle venissero utilizzate per costruire programmi, idee, incontri, feste... allora forse la gente avrebbe una valida alternativa agli incontri domenicali del Pdl e al faccione di La Russa. E magari a qualcuno sorgerebbe il dubbio che dall'altra parte della barricata, oltre i confini del berlusconismo, ci sia qualcosa di interessante.


 Per convincere bisogna comunicare. Per comunicare bisogna dialogare. Per dialogare bisogna smettere di urlare. Ma è così difficile?




fonte : http://www.byoblu.com/

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