Un corteo incontenibile di migliaia di persone ha percorso le strade di Messina (e la stessa cosa è avvenuta sulla sponda calabrese dello Stretto) in difesa del lavoro e della scuola pubblica. L’obiettivo era fare della giornata di oggi un evento simbolo della lotta dei precari e così è stato. Il tentativo di confinare la protesta dentro il perimetro di Piazza Cairoli si è liquefatto rapidamente, scavalcato dalla giusta rabbia di chi vede in pericolo il diritto ad un’esistenza dignitosa.
Noi avevamo detto che saremmo stati in mezzo al corteo e l’abbiamo fatto. Non per solidarietà ma perché la lotta dei precari è la nostra lotta.
La lotta contro il Ponte sullo Stretto si vince se viene modificata la gestione delle risorse pubbliche.
Scuole, acqua, trasporti pubblici, sicurezza dei territori: è su questi beni comuni che vanno trasferiti i finanziamenti destinati alle grandi opere inutili come il Ponte.
In serata è giunta notizia che sono state emesse decine di denunce per i manifestanti.
In mattinata le manganellate, in serata le denunce.
Se questo è un tentativo di fermare il movimento, noi rispondiamo che non abbiamo paura.
Noi avevamo detto che saremmo stati in mezzo al corteo e l’abbiamo fatto. Non per solidarietà ma perché la lotta dei precari è la nostra lotta.
La lotta contro il Ponte sullo Stretto si vince se viene modificata la gestione delle risorse pubbliche.
Scuole, acqua, trasporti pubblici, sicurezza dei territori: è su questi beni comuni che vanno trasferiti i finanziamenti destinati alle grandi opere inutili come il Ponte.
In serata è giunta notizia che sono state emesse decine di denunce per i manifestanti.
In mattinata le manganellate, in serata le denunce.
Se questo è un tentativo di fermare il movimento, noi rispondiamo che non abbiamo paura.
RETE NO PONTE
fonte : http://www.noponte.it/
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