Energia Messinese è un’associazione apartitica attiva sul territorio, e come tale non può restare indifferente davanti al solo pensiero di immaginare la nostra città trasformata in un enorme cantiere e successivamente in un enorme svincolo autostradale. Cemento su cemento. Come quello che in tutti questi anni si è accumulato a Messina, anche per soddisfare perverse logiche politiche e clientelari.
Cos’è il Ponte per noi? Il Ponte è una Fata Morgana: un’ingannevole illusione, che rende più vicino ciò che in realtà vicino non è e vicino non sarà mai. Il Ponte è un parafulmine, che ha come scopo di giustificare i fallimenti delle classi dirigenti di destra e sinistra che si sono alternate in questi anni. E’ una promessa immantenibile da parte degli attuali politici di destra e sinistra che vorrebbero pianificare un futuro che, con ogni probabilità, non vedranno mai.
Continuare a insistere sul concetto “il Ponte risolverà tutti i nostri problemi” è come mettere la polvere sotto il tappeto. Solo gli illusi possono pensare che il manufatto sia il vero motivo delle centinaia di licenziamenti e tagli a carico dei lavoratori marittimi. Solo gli illusi credono che la questione Ponte non sia un affare, oltre che per le cosche mafiose, anche per la holding dei traghetti Franza-Matacena (i quali non solo non temono la “concorrenza” del manufatto, ma ne attendono la costruzione come una manna dal cielo). Solo i disinformati possono rimanere indifferenti di fronte al curriculum imbarazzante della Impregilo: responsabile dell’emergenza rifiuti in Campania, costruttrice dell’ospedale “abusivo” sbriciolatosi dopo il terremoto a L’Aquila, degli svincoli della Salerno-Reggio Calabria, nonché oggetto di diverse indagini per presunti rapporti con la mafia. Solo i superficiali possono essere favorevoli al Ponte solo per questioni occupazionali: in questi giorni abbiamo visto come le trivelle che stanno invadendo la città siano gestite da società del nord (e del nord sono anche i lavoratori!). A questo aggiungiamo che gli eventuali posti di lavoro non saranno certo stabili e che Eurolink, per insediarsi al Papardo, ha “cacciato” 46 aziende di giovani imprenditori e ricercatori universitari. Solo i detrattori possono definire la questione Ponte come uno scontro esclusivo tra ideologie politiche: tra le aziende finanziatrici dell’opera c’è anche la Cmc di Ravenna, cooperativa rossa il cui ex-presidente e attuale “sponsor” politico è Pierluigi Bersani. Semmai, se c’è una contrapposizione è tra i messinesi e gli anti-messinesi (rappresentati da Impregilo e azionisti, Eurolink, cosche mafiose e coloro che stanno rendendo Messina la “escort” dei privati). “Questa è la mia terra e la difendo” diceva l’indimenticato Giuseppe Gatì.
La nostra presenza sarà anche un’occasione per opporci alle logiche speculative del modello Bertolaso e delle cricche annesse che comprende nel termine “emergenza” grandi eventi, manifestazioni sportive e religiose, ma non fa prevenzione. Ne sanno qualcosa gli abitanti delle zone alluvionate che hanno perso parenti, amici, abitazioni, la tranquillità e la sicurezza di vivere una vita normale. E per di più accusati di abusivismo in maniera tanto semplicistica quanto strumentale (per coprire le responsabilità di chi non ha evitato una tragedia evitabile?). Cornuti e mazziati.
Ma noi siamo soliti anteporre la proposta alla protesta. Per questo, il 2 ottobre saremo in piazza anche noi per chiedere che i fondi per il Ponte (che per noi rappresenta una disgrazia), siano spostati urgentemente a favore della messa in sicurezza sismica e idrogeologica del territorio (che tra l’altro porterebbe sì lavoro ai messinesi). Affinchè non si ripeta un’altra Giampilieri. Né nella zona sud colpita lo scorso anno, né nelle altre zone a rischio (Boccetta, Annunziata, Camaro per fare alcuni esempi).
A questo, inoltre, aggiungiamo la necessità del potenziamento del porto di Tremestieri e di un miglioramento del servizio pubblico di navigazione, oggetto di una mancata concorrenza con i privati.
Il 2 ottobre invitiamo dunque tutti i cittadini che non si riconoscono nei vari partiti e sindacati di destra o di sinistra, di marciare con noi dietro il nostro striscione.
Energia Messinese
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