Che Expo 2015 fosse un’opportunità lo hanno sempre sostenuto in tanti. Che fosse un’opportunità per le mafie e una calamità per il territorio invece lo sostenevamo solo noi, col disappunto di qualche politico locale ci ha dato dei “gufi” per questo. E invece ora si scoprono i primi fatti che dimostrano quanto sosteniamo da tempo. Nell’ambito di una più ampia inchiesta sono emersi i legami tra la ‘Ndrangheta e l’Assessore Valia del Comune di Pero, che avrebbe garantito loro le licenze per realizzare una discoteca, un casinò e un ristorante in un’area che proprio in funzione di Expo sarebbe stata così “rivalorizzata”. Tra le proprietà delle ‘Ndrine, ovviamente bene inserite nel settore immobiliare, sono stati sequestrati anche degli immobili a Rho.
Ribadiamo ancora che, per quanto fosse opportuna tutta la discussione degli scorsi mesi sull’opportunità di realizzare una commissione del comune di Milano sugli appalti di Expo, gli interessi della ‘Ndrangheta non saranno forti soltanto sugli appalti pubblici, ma su tutte quelle aree private che, in funzione di Expo saranno aree di trasformazioneurbanistica sul territorio dei Comuni circostanti alla Fiera.
In nome di Expo si prevedono un’infinità di alberghi e centri commerciali di cui non si capisce l’utilità oltre i 6 mesi dell’Esposizione Universale del 2015, molte aree verdi rischiano di essere cementificate, nonostante il
mercato immobiliare non sia proprio florido e vi siano un’enormità di case
sfitte. Questa smania di costruire in assenza dei presupposti di mercato, riteniamo meriti un’attenzione e una vigilanza particolari, perché terreno assai fertile per le infiltrazioni mafiose.
fonte: http://www.sosfornace.org/
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