La fase di combattimenti attivi dell'operazione sono iniziati cinque o sei giorni fa
Le truppe americane e afgane hanno lanciato la fase dei combattimenti in una operazione militare rivolta a espellere i talebani fuori dalla zona di Kandahar, in particolare dai distretti a ovest e a sud della città. L’operazione è chiamata in codice “Operation Dragon Strike”. Il generale Josef Blotz, portavoce della NATO, ha detto di aspettarsi “una dura battaglia (…) per distruggere le posizioni dei talebani e non lasciar loro nessun posto dove nascondersi”.
L’operazione era stata già prevista per giugno, ma dopo l’esperienza della città di Marja – dove un simile piano era stato contestato dai leader afgani per timore di troppe vittime civili – gli americani avevano ripiegato su un’iniziativa preparatoria e congiunta sul piano civile e militare, scrive il New York Times, creando strutture di amministrazione del territorio e servizi, e lavorando sulla comunicazione con gli abitanti dell’area.
Kandahar è considerata la patria dei talebani, una sorta di “capitale” da quando i talebani vi avviarono le prime attività militari nel 1994. La sua conquista da parte delle forze governative e degli alleati statunitensi è considerata quindi importantissima. Il generale Blotz ha spiegato che la fase cruciale dei combattimenti è cominciata cinque o sei giorni fa, dopo un’iniziativa preparatoria durata alcune settimane: e che per la prima volta coinvolge un numero di soldati afgani superiore a quello dei militari americani. Nell’area di Kandhar sono dislocati almeno 30 mila dei 100 mila soldati statunitensi in Afghanistan (la coalizione ne conta oggi 150 mila, il massimo in nove anni di guerra). Tra il 30 agosto e il 23 settembre risultano 14 soldati americani morti sempre nella zona di Kandahar. In tutto quest’anno i morti americani sono 354, contro i 317 del 2009, indica ancora il New York Times.
FONTE : http://www.ilpost.it/
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