Consideriamo fisiologico aderire e partecipare alla manifestazione nazionale contro il Ponte.
Solo poche settimane fa è atterrato a Sigonella il primo dei 20 micidiali “aerei senza pilota “ Global Hawk, negli anni i pericoli della militarizzazione della nostra isola e dei nostri mari si moltiplicano . La base di Sigonella ospita il sistema di sorveglianza terrestre AGS (per la cui installazione il governo sborserà entro quest’anno 150 milioni di euro) e tutto ciò comporterà l’arrivo di 800 militari Nato, con rispettive famiglie, con conseguenti cementificazioni di fertili terreni agricoli nel lentinese, mentre vincoli ambientali ed archeologici sono stati eliminati per meglio servire le esigenze strategico-militari degli Usa. Mentre si dilapidano ingenti risorse pubbliche per potenziare le spese militari in scellerate politiche di guerra e costruire micidiali siti di morte nei nostri territori, si tagliano sempre più le spese sociali (distruggendo la scuola pubblica) e si continua a smantellare l’apparato produttivo nella nostra isola.
In verità non sono in molti ad interessarsi ai rischi che comporterà la presenza dei Global Hawk a Sigonella, a pochi chilometri da popolose città come Catania, Lentini e Siracusa, dal trafficato scalo aereo di Fontanarossa (oltre sei milioni e mezzo di passeggeri lo scorso anno) e dal cosiddetto “triangolo della morte” Augusta-Melilli-Priolo dove imperversano impianti chimici, raffinerie, depositi di carburante e munizioni per le unità navali USA e NATO, compresi i sottomarini e le portaerei a capacità nucleare
La grande mobilitazione a Messina dei precari della scuola domenica 12 settembre, così come la mobilitazione permanente del popolo dell’acqua stanno dimostrando una ferma opposizione popolare contro i deliranti piani di privatizzazione dei beni comuni e di devastazione ambientale. Facciamo pertanto appello a non disperdere la memoria storica delle grandi manifestazioni popolari contro la guerra degli anni scorsi ed a riprendere la mobilitazione per fermare i crescenti processi di militarizzazione dei nostri territori, nei paesi limitrofi a Sigonella come a Niscemi contro il Muos.
La base di Sigonella attraverso le servitù militari blocca lo sviluppo del trasporto aeroportuale in tutta la Sicilia orientale, (minacciando sempre più la sicurezza dei voli) e di conseguenza l’incremento occupazionale e turistico che si otterrebbe da una riconversione per uso civile della base della morte in aeroporto civile internazionale, utile e solidale “Ponte tra i popoli”.
Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella
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