mercoledì 18 agosto 2010

Masi in vacanza senza la firma Santoro e Fazio ancora in forse

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Il direttore generale della Rai non ha dato il via alle "matricole". Impossibile ingaggiare ospiti e giornalisti
Ridono a viale Mazzini, prendono in giro il distratto Masi: “Oh che sbadato, ti ho macchiato il vestito”. Con leggerezza Mauro Masi, chiuso per ferie come la Rai, s’è dimenticato di firmare le matricole di Annozero (chiamato in codice ‘spazio Santoro’) e Vieni via con me di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Due programmi urticanti per il direttore generale. Il contrattempo di oggi sono le matricole, ovvero un numero e un paio di fogli protocollati e la firma di Masi, un nullaosta per avviare le trasmissioni, riconoscere la struttura, affidare i soldi necessari e ingaggiare ospiti e giornalisti. Senza la firma di Masi c’è un vuoto burocratico. Vieni via con me e spazio Santoro esistono nei progetti eppure in pratica sono fermi: “Significa che l’azienda – spiega un dirigente Rai – prevede due programmi, ma con masochismo blocca il lavoro per realizzare tre ore di buona televisione a settimana. Il timbro di Masi permette di spedire telecamere, definire interventi e gare d’appalto, ospiti e scenografia. Così autori e strutture non possono muovere né un euro né un dito”.


C’è un forte timore per Santoro, Saviano e Fazio che, da tre mesi e con diverse venture, attraversano le forche caudine per un posto in palinsesto. L’enigma 
Annozero è sospeso da cinque settimane: il Consiglio di amministrazione vota per Santoro in onda il prossimo 23 settembre, il conduttore annuncia il ‘può ricominciare’, il dg frena di botto e chiede (per comunicato stampa) un incontro per discutere.

Dalle parti di Santoro fanno sapere: “Entro un paio di giorni conosceremo nei dettagli la nostra situazione e informeremo il pubblico”. Il lancio di 
Vieni via con me è più lontano – quattro puntate dall’otto novembre – e dunque il pessimismo è smorzato dai tempi lunghi che, in politichese, corrispondono a un’era geologica. Perché di mezzo c’è sempre la politica: “La crisi di governo è presente anche in Rai – dice un funzionario leghista del servizio pubblico – e a settembre, al primo Cda, le poltrone potrebbero cambiare per preparare un campagna elettorale oppure per tamponare un crollo di Berlusconi”. E per pura coincidenza, tra decine di firme e sigle, Masi s’è fatto mancare un autografo per Santoro, Saviano e Fazio. Una pausa da troncare entro agosto, e il dg sbuffa: “Sciocchezze. Firmerò presto”.

La matricola sconosciuta ai comuni mortali, e ultimo (e legittimo) pensiero dei telespettatori, vince per ostruzionismo più complicato. E’ pur sempre ostruzionismo per snervare i contendenti, i giornalisti non di famiglia e i comici non domati. Come 
Roberto Benigni invitato a Vieni via con me. Non c’è mai un colpevole in Rai, lì dove una raccomandata migra per dieci corridoi per passare dal primo al secondo piano.  Il vice di Masi giura di aver sistemato i suoi fogli: “Ho firmato qualsiasi cosa prima di partire – assicura Antonio Marano, responsabile dei palinsesti – e non posso sapere perché la procedura s’è bloccata. Ma suvvia, state tranquilli!”. Proprio la tranquillità sembra un paradosso per Annozero e Fazio, per due campioni di ascolti che riempiono le casse della Rai e, siamo al caso estremo di Santoro, resistono per una sentenza del giudice e non per una logica televisiva. La priorità per Santoro sarà plasmare il debutto del 23 settembre, rimettere in piedi Annozero com’era l’anno scorso con Marco Travaglio e le vignette di Vauro.

E poi c’è l’infinita incertezza di Raidue con il direttore 
Massimo Liofredi in bilico da sei mesi, un giorno spacciato e un giorno in rimonta, oscillante tra i venti politici, ma ormai depotenziato da Susanna Petruni, l’unica candidata e amica di Paolo Bonaiuti.

Da 
Il Fatto Quotidiano del 18 agosto 2010

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