sabato 19 giugno 2010

Marea nera. Milioni di pesci morti tappezzano una costa della Louisiana.

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Non sono sporchi di petrolio, ma il pensiero non può non correre alla marea nera. Milioni di piccoli pesci morti lungo un tratto costiero della Louisiana. Non è ghiaia, non è asfalto quello che compare in questa foto: più in basso c’è l’immagine ingrandita.

Parlavo proprio stamattina del numero ufficiale stranamente basso di animali morti a causa dell’enorme quantità di petrolio riversato nel Golfo del Messico dal pozzo Bp fuori controllo dal 20 aprile.

Alla luce delle immagini, è già tempo di riaprire la questione.

La foto dei pesciolini morti lungo la costa della Louisiana – in prima linea nel ricevere la marea nera – è stata inserita qualche giorno fa dall’utente ilovenaps su reddit.com, una community dedicata a ciò che c’è di nuovo nel mondo. Nessun dettaglio ulteriore sul luogo.

Non riuscite a capacitarvi che non si tratti di ghiaia? Ci credo bene. Clic sull’immagine: si apre una pagina con la versione originale, ulteriormente ingrandita.


A quanto risulta, non è stata effettuata un’autopsia sui pesci. Analoghe morie, con spiagge tappezzate di pesci stecchiti, si sono verificate nel Waveland, Mississippi. Sempre nel Golfo del Messico, sempre prima linea della marea nera. Le due foto qui sotto sono state fornite da Sabrina Bradford al blog Energy Bloom.

pesci morti spiaggia mississippi


Di nuovo, i pesci non appaiono imbrattati di petrolio. Magari la loro morte potrebbe essere legata ai disperdenti tossici usati per frammentare e rendere meno visibile il petrolio. O magari è una misteriosa epidemia.
Altra ipotesi. Sono morti per ipossia: troppo poco ossigeno nelle acque. Le cosiddette “zone morte”, inospitali alla vita, legate alla presenza di un’elevatissima quantità di sostanze nutrienti nelle acque e al conseguente proliferare di microorganismi, che banchettano e si riproducono a dismisura.

Il Golfo del Messico ha da lungo tempo “zone morte” dovute alle sostanze organiche che ci scarica dentro il Mississippi. I ricercatori recentemente hanno scoperto ulteriori zonepovere di ossigeno: sono legate al proliferare di microorganismi che mangiano e degradano il petrolio presente anche sott’acqua sotto forma di “nuvole” lunghe decine e decine di chilometri.

Fra l’altro, Associated Press scriveva proprio ieri che migliaia e migliaia di creature del mare si affollano vicino alle coste del Golfo del Messico meno investite dalla mareanera. Fuggono dal petrolio, cercano ossigeno: soono come gli animali della foresta che scappano davanti a un incendio.

L’ipossia, la mancanza di ossigeno, mi sembra un’ottima spiegazione per le ecatombe di pesci documentate dalle foto. Ipossia “normale” o legata allo sversamento di petrolio?

Non so voi. Se io sento rumore di zoccoli in un viottolo di campagna, penso ad uncavallo e non a una zebra. La Bp pagherà danni commisurati anche al numero comprovato di animali morti: ma temo che la mia lapalissiana considerazione su zebre e cavalli non si possa far valere di fronte a un tribunale.

Milioni di pesci morti lungo una spiaggia della Louisiana: la foto originale di ilovenaps su reddit.com

Su Energy Boom spiaggia del Mississippi tappezzata di pesci morti

Su Associated Press le creature del mare fuggono davanti alla marea nera e si rifugiano vicino a riva

Il punto di partenza di questo post viene da un commento letto sul blog Petrolio
fonte;
http://www.blogeko.it/

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