domenica 20 giugno 2010

H2ORA: l’acqua scende in piazza a ritmo costruiamo un’onda musicale

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Un’onda musicale per aprire il parco della pace e difendere la falda acquifera. Con i vicentini ci saranno anche Marco Paolini che, al Parco della Pace, ci regalerà un suo spettacolo, Bepi De Marzi eLuca Bassanese

Domenica 20 giugno realizzeremo la festa dell’acqua al Parco della Pace, nell’area civile del Dal Molin; un territorio non ancora devastato dal cantiere statunitense, che alcuni vorrebbero veder trasformato in eliporto al servizio dei militari che, al di là del filo spinato, stanno mettendo a rischio l’equilibrio idrogeologico della nostra falda acquifera.
Noi quel grande prato verde vogliamo vederlo diventare un parco al servizio di quanti abitano la nostra città; un’area di tutela della falda e della natura, di monitoraggio di quanto avviene nel sottosuolo a causa delle costruzioni statunitensi; un parco capace, con il suo valore simbolico, di contrapporsi alla devastazione in corso al di là delle recinzioni, dove si progetta e si prepara la guerra.
Quando abbiamo contestato il progetto statunitense, indignandoci per l’arroganza con la quale chi ricopriva incarichi istituzionali si piegava alla volontà dei militari e criminalizzava le donne e gli uomini che vi si opponevano, le vibrazioni delle pentole sono state il nostro strumento. Il chiasso era il simbolo della nostra opposizione, della nostra rabbia, della nostra indignazione.


Oggi, invece, vogliamo costruire un parco che sappia essere al servizio dei bambini e degli anziani, dei giovani e degli adulti; che diventi un luogo di socializzazione e di cultura, di svago e divertimento. Un simbolo di quella Vicenza che continua a credere che la ricchezza di una città non si realizzi all’interno di recinti e aree militari, ma nelle relazioni e negli intrecci che sa costruire.
Per questo, vogliamo passare dal chiasso alla musica, ancora una volta in forma collettiva. Il 20 giugno vogliamo dar vita a un grande corteo musicale, un’onda di musica che possa correre libera fino all’area civile del Dal Molin e cancellare progetti e propositi che vorrebbero anche quel territorio militarizzato e cementificato.
Invitiamo tutti i gruppi musicali vicentini a portare i propri strumentiper dar vita a un grande concerto itinerante, e tutti i vicentini a portare con se un flauto, una chitarra, un tamburo, una tromba o quant’altro per costruire, collettivamente e spontaneamente, la colonna sonora del Parco della Pace.
FONTE:
http://www.nodalmolin.it/

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