Se é vero che siamo noi a dare un tempo alle nostre azioni, ed é indubbiamente vero, (a prescindere dalla domanda che ognuno di noi si può porre, perché è solo una forma di interlocuzione "manifesta" che mettiamo in atto perché mentre scriviamo verifichiamo la coerenza di quanto affermiamo, col nostro intimo pensiero) come é vero che siamo sempre noi a dare una funzione reale al tempo (che altrimenti sarebbe indefinito o, se volete infinito), E' anche questa é una verità inoppugnabile, perché siamo noi col nostro "essere o non essere" in ogni sua sfaccettatura o se preferite sottigliezza, il nostro volere o non volere, dato che siamo noi gli arbitri e unici organizzatori delle nostre decisioni che diaamo un coeso alla nostra vita. Vogliate considerare questa come una semplice, breve premessa che mi permetterà di affermare, pertanto, che non vi possono essere alibi, giustificazioni, ne é legittimo cercarne per imbrogliare le carte. Si lo so, a me piace scrivere versi e anche se non di frequente, mi riesce a dare immagini di ciò che vedo, che normalmente non facile descrivere con le parole. Però, credetemi qua non parliamo di poesia e nemmeno di UTOPIE, perché non mi riferisco o mi ispiro ad ideologie politiche. Parlo si sentimenti a cui si son ispirati da sempre gli uomini che tenevano alla felicità per se stessi e per l'umanità tutta. Doniamo un sorriso agli altri senza che ci venga richiesto ? Siamo capaci di "voler" dare soccorso a chi attraversa più di noi momenti di difficoltà, anche solo con una parola di conforto ? O ritenete che si é più capaci di esprimere sentimenti di questo genere solo portando una croce al petto o aderendo ad un movimento che ama definirsi associazione per l'amore tra i giusti che siano però di colore bianco, che abbiano dei bei capelli biondi e che sappiano parlare bene e fluentemente la lingua (nel nostro caso) italiana ? In cosa ci vogliamo cimentare, in una improbabile animata discussione di pseudo politica con l'inclinazione al razzismo da una parte e dall'altra ad una sfrenata, strenua "colpevole" difesa al "permissivismo" che invece é semplicemente tolleranza ?
E...ancora, questi atteggiamenti di guelfismo e ghibellinismo che hanno sempre danneggiato, il popolo che, al fine, non é ne seguace dell'una ne dell'altra tendenza. Se parliamo infatti di coloro che beneficiarono e continuano nei secoli, in modo imperterrito, a godere dei privilegi di CASTA sono proprio coloro che parteggiano ancora per la chiesa e per il potere politico che una volta fu rappresentato dall'impero e oggi dal potere della politica quello che io, in omaggio a SCARPINATO amo definire il "PRINCIPE", derivante dal pensiero rappresentato dal machiavellismo. E se da una parte potrebbe essere lecito aspettarsi che i potenti sostenitori del "principe"seguano dei percorsi tortuosi, talvolta misteriosi per giungere alfine ultimo che é il mantenimento dei privilegi di casta in danno degli indifesi ( ...é necessario che tutto cambi perché le cose restino immutate...) non cosi può dirsi per i sostenitori della chiesa, IL POPOLO DI DIO... che nel nostro paese sembra essere una prerogativa del movimento di Casini e Buttiglione e del Mafiosissimo (almeno fino a sentenza contraria della Cassazione) ToTò, non De Curtis ma, Cuffaro. Un partito in cui si annidano, anche lì, diversi personaggi che hanno conosciuto le patrie galere e che avrebbero bruciato anche il santino col "coppo della mano". Ma i clericali hanno avuto la ambigua doppiezza del "dualismo" ingannevole e"Fagocitoso" della duplice funzione politica. In parte "guelfi",come sostenitori della chiesa, in parte "ghibellini" come sostenitori del potere politico del Papa. La perdita del regno dello stato pontificio da parte della chiesa non ha cambiato una virgola, che fosse una, nella influenza e, spesso, nell'ingerenza della Chiesa Cattolica negli affari della società civile e dello stato italiano. Se ieri, infatti, il potere era esercitato direttamente dal papato,oggi i papalini, che non hanno solo abito bianco, ma anche rosso porpora....., fanno a cazzotti per chi deve prendersi la della difesae il mantenimento dei privilegi (valore di miliardi sottratti al popolo) come quelli dell'8 per mille. Guelfi e ghibellini: questi o quelli per me pari sono. E...tutto questo lo vuole forse il popolo ? Era questo che volevano gli italiani consentendo che un arrogante, spocchioso e abile manipolatore della verità di andare a dirigere un governo come quello dell'Italia ? Vero é che la legge elettorale é una solenne presa per il culo e altrettanto vero é l'assenza di verità e onestà intellettuale in ogni parola che proviene da quello schieramento, ma é altrettanto vero che alle urne ci sono andati gli italiani e l'opposizione latita, in altre incombenze assorta.
E...ancora, questi atteggiamenti di guelfismo e ghibellinismo che hanno sempre danneggiato, il popolo che, al fine, non é ne seguace dell'una ne dell'altra tendenza. Se parliamo infatti di coloro che beneficiarono e continuano nei secoli, in modo imperterrito, a godere dei privilegi di CASTA sono proprio coloro che parteggiano ancora per la chiesa e per il potere politico che una volta fu rappresentato dall'impero e oggi dal potere della politica quello che io, in omaggio a SCARPINATO amo definire il "PRINCIPE", derivante dal pensiero rappresentato dal machiavellismo. E se da una parte potrebbe essere lecito aspettarsi che i potenti sostenitori del "principe"seguano dei percorsi tortuosi, talvolta misteriosi per giungere alfine ultimo che é il mantenimento dei privilegi di casta in danno degli indifesi ( ...é necessario che tutto cambi perché le cose restino immutate...) non cosi può dirsi per i sostenitori della chiesa, IL POPOLO DI DIO... che nel nostro paese sembra essere una prerogativa del movimento di Casini e Buttiglione e del Mafiosissimo (almeno fino a sentenza contraria della Cassazione) ToTò, non De Curtis ma, Cuffaro. Un partito in cui si annidano, anche lì, diversi personaggi che hanno conosciuto le patrie galere e che avrebbero bruciato anche il santino col "coppo della mano". Ma i clericali hanno avuto la ambigua doppiezza del "dualismo" ingannevole e"Fagocitoso" della duplice funzione politica. In parte "guelfi",come sostenitori della chiesa, in parte "ghibellini" come sostenitori del potere politico del Papa. La perdita del regno dello stato pontificio da parte della chiesa non ha cambiato una virgola, che fosse una, nella influenza e, spesso, nell'ingerenza della Chiesa Cattolica negli affari della società civile e dello stato italiano. Se ieri, infatti, il potere era esercitato direttamente dal papato,oggi i papalini, che non hanno solo abito bianco, ma anche rosso porpora....., fanno a cazzotti per chi deve prendersi la della difesae il mantenimento dei privilegi (valore di miliardi sottratti al popolo) come quelli dell'8 per mille. Guelfi e ghibellini: questi o quelli per me pari sono. E...tutto questo lo vuole forse il popolo ? Era questo che volevano gli italiani consentendo che un arrogante, spocchioso e abile manipolatore della verità di andare a dirigere un governo come quello dell'Italia ? Vero é che la legge elettorale é una solenne presa per il culo e altrettanto vero é l'assenza di verità e onestà intellettuale in ogni parola che proviene da quello schieramento, ma é altrettanto vero che alle urne ci sono andati gli italiani e l'opposizione latita, in altre incombenze assorta.
Oggi, purtroppo non siamo al"redde rationem" e non so quanto ci converrebbe che avvenisse in questo momento. Pensate. A memoria di italiano, o per cultura storica acquisita, ogni qualvolta che la "POLITICA" (intendo come casta dominante) ha avuto anche piccole difficoltà ,improvviasamente o é stato rapito uno statista (MORO) o é stato ammazzato qualche magistrato (La lista é troppo lunga) o é stato assassinato qualche politico si "collegamento" o é saltato in aria qualche treno (S. Benedetto V.S.) o qualche stazione (BOLOGNA); ci sarebbe da dedicare solo un libro su tutto ciò. Ecco quest'attività che fu originariamente attribuita alle "trame rosse e trame nere" alla fine si rivelò essere una attività di uno stato, che attraverso sue istituzioni parallele (curate da elementi che governavano, (Vero animanera di un KOSSIGA ?) altro non erano che azioni eversive della politica stessa, tendenti a diversi obiettivi,
Intimidire gli oppositori interni ed esterni alla propria fazione.
Distogliere l'attenzione dai problemi veri del paese.
Condizionare e pilotare il voto dei cittadini facendo intuire problemi di stabilità.
Ieri in dialogo a distanza su FB con Pietro Ancona si parlava delle grandi epidemie, la peste, io feci riferimento alla probabile esistenza di "UNTORI".
Orbene con la "scuola" e col testamento apologetico della difesa delle azioni per la salvaguardia della sicurezza dello stato che il fu Kossiga in questi ultimi mesi andava recitando, arrivando a vantarsi dell'infiltrazione tra le masse degli studenti, di sobillatori che poi dovevano giustificare la violenza messa in atto contro i dimostranti (ricordo in memoria di GIORGIANA MASI) pensate che sia straparlare o fantasticare, se arrivo a dire che dobbiamo vigilare e guardarci bene attorno dai terroristi di STATO. Oggi più che mai il pericolo é reale specialmente se Napolitano riesce a non sciogliere le camere e cercare di far varare un governo che come minimo obiettivo abbia una nuova legge elettorale. Cambiarla è la prima cosa da fare per impedire a Berlusconi di portare gli italiani al suo plebiscito prefabbricato. Il Presidente del consiglio ieri ha incalzato i suoi dicendo loro che sarebbe un disastro se si riuscisse a cambiare questa legge, perché lui sa che con l'imbroglio del premio di maggioranza, governerebbe a vita, Diversamente se ne tornerebbe ad Arcore tra le sue puttane che é riuscito a portarsi alla ...camera.
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