lunedì 19 luglio 2010

Acqua: raccolta record di firme

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 L'acqua è un bene comune e non può essere affidato al libero mercato. Sulla base di questa convinzione il

comitato per l'acqua pubblica ha raccolto oltre un milione e quattrocentomila firme a favore dei referendum abrogativi delle norme che consentono la cosiddetta 'privatizzazione dell'acqua', ultima delle quali è quella sui servizi pubblici locali compresa nel decreto Ronchi. I promotori del referendum, un vasto cartello di associazioni e realtà della società civile, stamattina hanno depositato le forme raccolte presso la Corte di Cassazione, che dovrà procedere alla loro convalidazione e svolto una manifestazione a piazza Navona per annunciare il risultato.
Nessun referendum ha raggiunto questo livello di adesione, "è un record", recita il volantino distribuito in piazza, anche se ovviamente il riferimento al referendum sul divorzio, che raccolse un milione 370mila firme, è improponibile perché quelle furono le firme autenticate dalla Cassazione e di norma tra la raccolta e la certificazione qualche decina o centinaia di migliaio di firme viene cassato per irregolarità varie. La parte
del leone nella raccolta di firme l'ha fatta la Lombardia, con 236.278 moduli compilati. Al secondo posto il Lazio, con 146.450 sottoscrittori. Fanalino di coda la val d'Aosta, con 835 firme. In piazza stamattina a festeggiare il risultato c'erano fra gli altri Stefano Leoni, presidente del Wwf, padre Alex Zanotelli, Marco Bersani di Attac, Corrado Oddi della Funzione pubblica Cgil, alcuni esponenti dei partiti della sinistra che hanno appoggiato (ma non promosso, precisano gli organizzatori) la raccolta di firme: Prc, Verdi, Sel. Il prossimo appuntamento del
'popolo dell'acqua' è fissato per il prossimo 18 e 19 settembre, con una assemblea nazionale dei movimenti per l'acqua che si terrà probabilmente a Firenze. La prossima sfida per il comitato promotore, ovviamente, è la vittoria nel referendum, dopo il fallimento del quorum in tutte le ultime consultazioni di questo genere: bisogna "portare almeno 25 milioni di italiani - si dice nel volantino dell'iniziativa - a votare tre sì la prossima primavera", un risultato "che oggi, alla luce del 'risveglio democratico' a cui si è assistito nei mesi della raccolta firme, sembra assolutamente raggiungibile".



LiberazionePortale.itin data:19/07/2010                                                                                                                                                                                 
                                                                                                                                                                                                                                                                       FONTE:   http://www.liberazione.it/

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