
Attività associazione Maria Teresa Di Lascia. Istituzione registro per il testamento biologico.
Qui Manfredonia (l’iniziativa di Stato, a cura di Elisabetta Tomaiuolo)
Qui Foggia – La lettera dell’associazione: un registro comunale per i testamenti biologici
Focus richiesta e testamenti biologici. “Per testamento biologico – ha spiegato a Stato Elisabetta Tomaiuolo, dell’Ass. Di Lascia– va inteso un documento legale in grado di indicare in anticipo i trattamenti medici che ciascuno intende ricevere o rifiutare in caso di incapacità mentale, di incoscienza o di altre cause che impediscano di comunicare direttamente ed in modo consapevole con il proprio medico”. Per la città di Manfredonia Elisabetta ha curato l’organizzazione di una serie di incontri al LUC (Laboratorio Urbano culturale) “Peppino Impastato”. “Tra aprile e maggio ( “Sia fatta la mia volontà”:) – spiegò Elisabetta a Stato – c’è stata l’organizzazione al Luc di incontri/dibattiti con decisione di intraprendere una raccolta firme per richiedere al Comune la discussione in Consiglio di una proposta di delibera”. Altrimenti detto: un accapo in Consiglio comunale per di istituire a Manfredonia un registro comunale dei testamenti biologici. “Il ddl Calabrò, approvato come testo base di lavoro della commissione Sanità del Senato, mette in seria discussione il diritto fondamentale ad autodeterminarsi, e di governare liberamente la propria vita, spostando il potere di decisione finale nella direzione del medico. Da qui la necessità di incontrarsi, informarsi e dibattere su quello che è un tema di forte attualità e di interesse collettivo: il testamento biologico”.

Il direttivo dell'associazione Di Lascia. Da sinistra, Fiorile Salvemini, Elisabetta Tomaiuolo, Antonella Soldo (th: Antonella Soldo)
Registro comunale per testamenti biologici: la situazione nelle PA dello Stivale. La situazione nei Va ricordato che nella mappa del registro dei testamenti attivi (Riportati sul sito dell’Associazione Luca Coscioni) sono diversi i comuni in Italia dove i registri sono attivi o istituiti, mentre in altre sedi o “in attesa” o “bloccati”. Per il Meridione: per la maggior parte si parla di Comuni del Salernitano, Napoletano e Avellinese. In Puglia: riportato come attivo il registro dei testamenti biologici a Francavilla Fontana (Brindisi); in stand-by a Maglie (Lecce) e appunto Manfredoniadove nel sito è testualmente riportato che: “Andrea Trisciuoglio e Nicola Scistridell’Associazione Luca Coscioni hanno incontrato il consigliere comunale di Manfredonia (FG), del Partito Democratico, Lorenzo Troiano che nel Consiglio Comunale del 9 giugno 2011″ si sarebbe dovuto fare “portavoce delle proposte di istituire nella cittadina garganica il registro dei testamenti biologici. Il consigliere si è detto convinto che l’assise comunale dovrebbe approvare la proposta condivisa dalla gran parte dei consiglieri”. Ad oggi invece l’attesa continua. Cosa vieterebbe dunque l’istituzione del registro nel centro di Manfredonia? Cosa continuerebbe a far slittare la discussione in Consiglio della proposta di delibera presentato dall’Associazione Luca Coscioni? Quale infine la posizione a Manfredonia (tralasciando le disposizioni nazionali) di Chiesa e Comune? L’iniziativa diStato continua.
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Andrea Trisciuoglio: “sul mio corpo voglio decidere liberamente”.“Non vi scrivo da referente Coscioni ma da malato di sclerosi multipla. Ho capito negli anni che esistono due tipi di politica: una fatta di corruzione, di cupidigia, di potere e sottopotere ed una a cui demmo il nome Luca: una politica fatta di speranza, di carità, di amore. E’ la politica che hanno adottato i compagni dell’ass. Di Lascia nel chiedere che almeno sul nostro corpo si possa decidere liberamente. Avrei il terrore a finire i miei giorni in una sala rianimazione con medici che ti fanno un buco nella pancia e ti inseriscono una pompa che la riempie di grassi e proteine e uno squarcio nella trachea e una pompa che soffia l’aria nei polmoni e un corpo tenuto biologicamente in funzione con l’ausilio di respiratori artificiali, alimentazione artificiale, idratazione artificiale, svuotamento intestinale artificiale, mani che ti devono girare per evitare quelle dolorosissime piaghe da decubito. Io credo che si possa, per ragioni di fede o di potere, giocare con le parole, ma non credo che per le stesse ragioni si possa “giocare” con la vita e il dolore altrui”.
“Sono consapevole, spett.le Redazione, di avervi parlato anche, attraverso il mio corpo malato, di politica, e di obiettivi necessariamente affidati alle vostre pagine per tentare di arrivare Dal mio corpo malato al cuore della politica (come recita il motto dell’Associazione Luca Coscioni)”.
g.defilippo@statoquotidiano.it
fonte: http://www.statoquotidiano.it/
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