Loggione su loggione viene su l'istituzione, che paura, che paura che mi fa!
La prima loggia non si scorda mai. Dopo le imprese del Discepolo 1816, che si avvia a conseguire felicemente tutti gli obiettivi del Piano di Rinascita Democraticapensato insieme a Licio Gelli (non lo dico io, lo dice Gelli), i giovani discepoli, come le Giovani Marmotte, cercano di cospirare a loro volta con la loro piccola loggetta in proprio, un tenero virgulto da innaffiare con Eau de Golpe e da concimare con tutto il letame istituzionale che è possibile reperire, nella speranza che metta radici.
“Associazione per delinquere e violazione della legge Anselmi”, che vieta la creazione di associazioni segrete, sono le accuse contestate all'imprenditore Flavio Carboni, all'ex esponente DC Pasquale Lombardi e all'ex assessore socialista del comune di Napoli, Arcangelo Martino, arrestati ieri su richiesta della Procura di Roma.
Indagati inizialmente per i presunti appalti truccati sull'eolico in Sardegna, secondo gli sviluppi investigativi Carboni, Lombardi e Martino avrebbero in realtà costituito una loggia massonica volta a condizionare la vita politica e istituzionale del paese. I tre, secondo l'accusa, avrebbero anche cercato di pilotare la decisione della Corte Costituzionale a favore dell'approvazione del cosiddetto Lodo Alfano, un'operazione decisa in una riunione a casa del senatore del PDL Denis Verdini ed alla presenza di Marcello Dell'Utri.
Carboni sarebbe un mediatore tra ambienti della politica, dell'imprenditoria e organizzazioni criminali quali la Banda della Magliana, l'organizzazione mafiosa Cosa Nostra e la loggia massonica Propaganda 2. E con chi si dovrebbe incontrare, se non con Dell'Utri, che a sua volta si incontra con Berlusconi?
Tutto questo sarebbe normale se vivessimo a Paperopoli e avessimo descritto una riunione della Banda Bassotti con Macchianera, Gambadilegno e Spennacchiotto. Che in realtà queste siano le frequentazioni dei senatori della nostra Repubblica è un fatto marginale che non indigna più nessuno.
A forza di soffiare nelle vuvuzela, evidentemente abbiamo espulso anche i neuroni preposti alla dignità delle istituzioni. Così, con un colpo di catarro...
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