Questa volta, miei cari ragazzi, vorrei parlarvi di un
problema molto serio e sempre molto attuale. Esso, infatti, in una società,
così informatizzata come la nostra, è una questione perennemente aperta e
sempre suscettibile di nuovi approcci. Essa, difatti, lo si può affermare con
una certa “Cognizione di Causa”,
è insita profondamente nell’“Evoluzione
Tecnologica” del nostro mondo globale; stiamo parlando, cioè, della “Sicurezza Informatica”. Questa
determinata necessita, come ben sappiamo, è venuta alla luce fin dalla
creazione del primo computer. Gli esperti del settore, in altre parole, hanno
sempre cercato, in tutto questo tempo, d’ottenere risultati sempre migliori
proprio nel campo della sicurezza. Questo perché, miei cari amici,
l’informazione, in quanto tale, significa, soprattutto con la diffusione del “Web” e dei “Social Network”, nient’altro che “Potere”. Una qualsiasi società, infatti, attraverso questi “Nuovi Mezzi di Comunicazione di Massa”,
può benissimo scoprire i “Dati Sensibili”
di chiunque e usarli per il “Suo
Profitto Personale”. Molti “Datori
di Lavoro”, in quest’ultimi anni poi, hanno iniziato a spiare le “Navigazioni Internet” dei “Loro Dipendenti” durante la “Pausa Pranzo”, facendogli
diventare in tal modo, “Potenziali
Consumatori” dei prodotti confezionati, magari, da loro stessi. Tutto
ciò, forse voi non lo sapete, ma è una palese violazione delle “Linee Guida” espresse dall’“Articolo 4” dello “Statuto dei Lavoratori” che
recita cosi:
[2]“E’ vietato l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori. Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna”.
L’informatico milanese Vincenzo Corradi, per ovviare a questa “Grave
creatore del progetto Ant@res |
[2]“E’ vietato l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori. Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna”.
L’informatico milanese Vincenzo Corradi, per ovviare a questa “Grave
Il tutto sotto copertura di una criptazione superiore in chiave simmetrica con protocollo AES. Questo livello di protezione è volto a non consentire l'accesso alla procedura ma la protezione del file è al primo livello quindi da considerarsi inattaccabile
Pubblicato da:
Antonio Aroldo
Antonio Aroldo
[1]
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[2]http://it.wikisource.org/wiki/L._20_maggio_1970,_n._300_-_Statuto_dei_lavoratori#Art._4_-_Impianti_audiovisivi
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