Romani: «Si sarebbe fatto su un programma superato»
ROMA. Il Comitato nazionale Vota Sì per fermare il nucleare si è studiato l'emendamento "ammazza-nucleare" e commenta la clamorosa Caporetto atomica del governo per evitare il quorum all'altro referendum che interessa molto Silvio Berlusconi, quello sul legittimo impedimento.

Da segnalare poi che Repubblica ha pubblicato oggi un articolo con alcuni dati di un sondaggio IPSOS sulle opinioni degli italiani sul nucleare. I quesiti si riferiscono alle opinioni in generale sulla scelta nucleare.
Le risposte sono molto più negative quando si parla di nucleare nella propria regione. E' interessante notare, tra l'altro, la lieve inversione di tendenza che si era registrata in febbraio per effetto della massiccia campagna pubblicitaria del Forum nucleare, poi sanzionata come pubblicità ingannevole.
Le risposte sono molto più negative quando si parla di nucleare nella propria regione. E' interessante notare, tra l'altro, la lieve inversione di tendenza che si era registrata in febbraio per effetto della massiccia campagna pubblicitaria del Forum nucleare, poi sanzionata come pubblicità ingannevole.
Questa inversione era prevalentemente concentrata negli elettori del Popolo della Libertà, tra i quali oggi i contrari sono più del doppio dei favorevoli. Questo aiuta a capire perché, per evitare contraccolpi sulle elezioni amministrative e per puntare sul mancato quorum ai referendum di giugno, ci sia stata la brusca e spudorata marcia indietro del Governo Berlusconi.
Il Ministro Romani afferma ora di voler puntare sulle fonti rinnovabili dopo aver prodotto un danno enorme con il suo decreto e mentre circola una bozza di nuovo provvedimento che colpirebbe questo settore strategico per il Paese. Una bozza che è ancora troppo legata agli interessi del passato ben rappresentati dai vertici di Confindustria e dell'Enel. L'Italia ha bisogno di altro. L'Italia ha invece bisogno di un deciso cambio di rotta, di puntare sull'innovazione, sulla ricerca, sul risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili.
E stamani il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha detto che: «Abbiamo rivisto l'impostazione sul nucleare data nel 2009 e rinviamo una decisione così importante ad un chiarimento complessivo in sede Europea. I cittadini sarebbero stati chiamati a scegliere fra poche settimane fra un programma di fatto superato o una rinuncia definitiva sull' onda d'emozione assolutamente legittima ma senza motivi chiarezza».
fonte: http://www.greenreport.it/