A Cesena la Woodstock 5 stelle: vogliamo il diritto alla felicità
L'obiettivo: 10-20 elementi del movimento in Parlamento
ROMA (26 settembre) - «I partiti sono morti, sono una concezione vecchia della politica. E noi non vogliamo commistioni con i morti». Si risveglia sulla linea del precedente il secondo giorno di Woodstock 5 stelle a Cesena, l'adunata dei cosiddetti grillini. Con Beppe Grillo che, a margine, ritorna sui temi, con un'unica concessione al turpiloquio, di cui per altro chiede venia.
«Noi non abbiamo soldi pubblici. Se metti i soldidentro la politica, la politica diventa merda. Scusate il termine. Noi non siamo di destra né di sinistra, siamo sopra, siamo andati oltre». E, di conseguenza, nessuna alleanza in vista per il movimento, se non quelle fatte «tutti i giorni, ma con i comitati dei cittadini».
Ventimila le persone che tra tende, camper e alberghi hanno dormito nella zona e dalle prime ore della mattinata hanno popolato l'erba del parco. «Al campeggio ieri sera alle 11 dormivano tutti, con un silenzio, un cinguettio di uccellini... Il massimo della depravazione erano chinotti e succhi di frutta - ha detto Grillo - Questa non è gente tranquilla, è gente che ha capito, gente informata. Che non vuole essere rappresentata da quei quattro morti che sono sottoterra. Noi siamo vivi, la nostra è un'espressione di vita. Questa è la vera politica, parliamo di come fare una casa, una città, di come muoversi. La nostra costituzione la stiamo mettendo in pratica e vogliamo aggiungere il diritto alla felicità. Due giorni di felicità così sono un miracolo oggi in Italia».
Nel pomeriggio Grillo ha lanciato la piattaforma nazionale del movimento, davanti a una platea stimata in centomila presenti, mentre il discorso veniva trasmesso in streaming, totalizzando quasi 4 milionid i contatti alle 16: «Siamo già centomila iscritti e chiunque può iscriversi gratis su www.movimentocinquestelle.it, con cui possiamo veramente cambiarlo questo paese qua. Abbiamo un programma work in progress. E ciascun cittadino può contribuire, con la sua professionalità: usiamo il metodo wiki. Non abbiamo sedie, non abbiamo capibastone. Hanno paura che ci tramutiamo in cittadini liberi, ci vogliono contaminare, state attenti, che ad andare con i morti si viene contagiati. Ci dicono che siamo movimento di protesta, ma noi facciamo proposte. Dico basta a Fassino, D'Alema, Chiamparino, Bossi, Maroni. Gente che da 40 anni abbiamo sulle spalle, che vadano a lavorare». Poi, in una frase, il succo del suo discorso: «Basta con i partiti, è semplice».
Grillo ha insistito sull'alternativa rappresentata dal suo popolo: «Vorrei sapere cosa abbiamo da perdere. Il comunismo è morto, perchè l'hanno applicato male e non sanno neanche il perchè. E anche questo capitalismo è morto, perchè non prevede la democrazia. L'Italia non è più una democrazia, ciascuno di noi ha un debito di trentamila euro». Grillo ha detto anche una battuta sulla Fiat: «È inutile continuare a finanziarla, perchè produce auto che sono già morte». E ancora: «Non riesco a capire: investiamo 15 miliardi di euro per comprare dei bombardieri, finanziando la più grande azienda di armi del mondo, poi chiudiamo le scuole».
«Questo è un movimento nato in rete - ha continuato Grillo - del quale io non sono il leader, ma solo un coordinatore di idee. Questo è un movimento che è nato senza il bisogno di un soldo pubblico, perchè si può fare una politica senza soldi, solo con passione, cuore e idee. Ed è nato il 4 ottobre 2009, nel giorno di San Francesco, perchè lui era il pazzo di Dio e noi siamo i pazzi della democrazia».
Uno degli obiettivi della piattaforma è il Parlamento. «Sceglieremo insieme con un clic 10-20 ragazzi che condividono le nostre idee, e li porteremo in Parlamento - ha detto Grillo - Lo faremo attraverso la rete, non con qualcuno che li cala dall'alto. Le alleanze non ci sono e non sono neppure previste. Noi non scendiamo in politica, ma ci alziamo».
«Le giornate dei grillini a Cesena sono interessanti, divertenti e ricche di contenuti che possono contribuire a far crescere la politica del Paese», ha detto l'europarlamentare e responsabile giustizia Idv Luigi de Magistris. «Sarebbe miope - ha però aggiunto De Magistris - frammentare il quadro di coloro che la pensano nello stesso modo. Intendiamoci, la scelta eventuale di Grillo e del movimento andare da soli contro tutti sarebbe anche legittima, ma la politica significa anche saper stabilire delle alleanze. Insomma il tempo dei "vaffa" è finito: per costruire l'alternativa serve un lavoro comune».
FONTE : http://www.ilmessaggero.it/
«Noi non abbiamo soldi pubblici. Se metti i soldidentro la politica, la politica diventa merda. Scusate il termine. Noi non siamo di destra né di sinistra, siamo sopra, siamo andati oltre». E, di conseguenza, nessuna alleanza in vista per il movimento, se non quelle fatte «tutti i giorni, ma con i comitati dei cittadini».
Ventimila le persone che tra tende, camper e alberghi hanno dormito nella zona e dalle prime ore della mattinata hanno popolato l'erba del parco. «Al campeggio ieri sera alle 11 dormivano tutti, con un silenzio, un cinguettio di uccellini... Il massimo della depravazione erano chinotti e succhi di frutta - ha detto Grillo - Questa non è gente tranquilla, è gente che ha capito, gente informata. Che non vuole essere rappresentata da quei quattro morti che sono sottoterra. Noi siamo vivi, la nostra è un'espressione di vita. Questa è la vera politica, parliamo di come fare una casa, una città, di come muoversi. La nostra costituzione la stiamo mettendo in pratica e vogliamo aggiungere il diritto alla felicità. Due giorni di felicità così sono un miracolo oggi in Italia».
Nel pomeriggio Grillo ha lanciato la piattaforma nazionale del movimento, davanti a una platea stimata in centomila presenti, mentre il discorso veniva trasmesso in streaming, totalizzando quasi 4 milionid i contatti alle 16: «Siamo già centomila iscritti e chiunque può iscriversi gratis su www.movimentocinquestelle.it, con cui possiamo veramente cambiarlo questo paese qua. Abbiamo un programma work in progress. E ciascun cittadino può contribuire, con la sua professionalità: usiamo il metodo wiki. Non abbiamo sedie, non abbiamo capibastone. Hanno paura che ci tramutiamo in cittadini liberi, ci vogliono contaminare, state attenti, che ad andare con i morti si viene contagiati. Ci dicono che siamo movimento di protesta, ma noi facciamo proposte. Dico basta a Fassino, D'Alema, Chiamparino, Bossi, Maroni. Gente che da 40 anni abbiamo sulle spalle, che vadano a lavorare». Poi, in una frase, il succo del suo discorso: «Basta con i partiti, è semplice».
Grillo ha insistito sull'alternativa rappresentata dal suo popolo: «Vorrei sapere cosa abbiamo da perdere. Il comunismo è morto, perchè l'hanno applicato male e non sanno neanche il perchè. E anche questo capitalismo è morto, perchè non prevede la democrazia. L'Italia non è più una democrazia, ciascuno di noi ha un debito di trentamila euro». Grillo ha detto anche una battuta sulla Fiat: «È inutile continuare a finanziarla, perchè produce auto che sono già morte». E ancora: «Non riesco a capire: investiamo 15 miliardi di euro per comprare dei bombardieri, finanziando la più grande azienda di armi del mondo, poi chiudiamo le scuole».
«Questo è un movimento nato in rete - ha continuato Grillo - del quale io non sono il leader, ma solo un coordinatore di idee. Questo è un movimento che è nato senza il bisogno di un soldo pubblico, perchè si può fare una politica senza soldi, solo con passione, cuore e idee. Ed è nato il 4 ottobre 2009, nel giorno di San Francesco, perchè lui era il pazzo di Dio e noi siamo i pazzi della democrazia».
Uno degli obiettivi della piattaforma è il Parlamento. «Sceglieremo insieme con un clic 10-20 ragazzi che condividono le nostre idee, e li porteremo in Parlamento - ha detto Grillo - Lo faremo attraverso la rete, non con qualcuno che li cala dall'alto. Le alleanze non ci sono e non sono neppure previste. Noi non scendiamo in politica, ma ci alziamo».
«Le giornate dei grillini a Cesena sono interessanti, divertenti e ricche di contenuti che possono contribuire a far crescere la politica del Paese», ha detto l'europarlamentare e responsabile giustizia Idv Luigi de Magistris. «Sarebbe miope - ha però aggiunto De Magistris - frammentare il quadro di coloro che la pensano nello stesso modo. Intendiamoci, la scelta eventuale di Grillo e del movimento andare da soli contro tutti sarebbe anche legittima, ma la politica significa anche saper stabilire delle alleanze. Insomma il tempo dei "vaffa" è finito: per costruire l'alternativa serve un lavoro comune».
FONTE : http://www.ilmessaggero.it/
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