
Secondo, la Bp sta conducendo gli ultimi test in previsione dello“static kill”, una procedura per sigillare quasi definitivamente il pozzo che è sostanzialmente simile al top kill fallito in maggio. Ora soltanto un’enorme valvola – chiusa una quindicina di giorni fa – si frappone fra l’oceano e il petrolio che sgorga dal pozzo sul fondale.
Fin qui le informazioni ufficiali. Rispetto alle quali (come sempre) provo a farmi domande e a verificare se esistono contraddizioni interne. A me pare di sì: e ora ci arrivo.
Innanzitutto, i dati sulla quantità di petrolio finita in mare. Gli scienziati chiamati dal Governo degli Stati Uniti a fare i calcoli hanno stimato che dal pozzo siano usciti 4,9 milioni di barili (con un margine di errore del 10% in più o in meno), e che la Bp sia riuscita a recuperarne 800.000 con vari sistemi.
Ricordate, vero, le balle ufficiali che ci hanno raccontato in proposito? Mille barili al giorno, poi 5.000, poi 12-19.000… Fino ai 35.000-60.000 barili al giorno, che costituivano l’ultima stima.
Il flusso però, aggiungono ora gli scienziati, è diminuito nel tempo a causa dello svuotamento del giacimento. All’inizio la fuoriuscita era pari a 62.000 barili al giorno. Prima che si chiudesse il “tappo” era scesa a 53.000 barili al giorno.
La diminuzione del flusso era già stata ipotizzata per spiegare come mai sotto il “tappo” si sia formata una pressione di appena 6.500-7.000 psi (libbre per pollice quadrato): prima di chiuderlo ci si attendeva una pressione di 8.000-9.000 psi.
La cosa non mi quadra, dicevo. La fuoriuscita accertata dagli scienziati prima del tappo – 53.000 barili al giorno, appunto – si situa nella parte alta del “ventaglio” di 35.000-60.000 barili al giorno che costituiva la precedente stima ufficiale su cui presumibilmente fu calcolata la pressione attesa sotto il tappo.
Come mai allora è risultata così bassa? L’altra spiegazione possibile chiama in causa fratture nel collo del pozzo, attraverso le quali gli idrocarburi possono diffondersi nel sottosuolo fino a sboccare da qualche altra parte. Continuo a chiedermi se davvero il collo del pozzo è integro.
Comunque la Bp e le autorità federali sono convinte che lo sia. Per questo, salvo contrordini, nei prossimi giorni attraverso il “tappo” verranno pompati nel pozzo fanghi pesanti e forse anche cemento, per aumentare il livello di sicurezza in attesa di utilizzare i relief well, i pozzi paralleli (o di soccorso) attraverso i quali dovrebbe essere definitivamente sigillato quello che perde.
Pompare fanghi pesanti nel pozzo: più o meno la stessa cosa del top kill interrotto a maggio perchè – come risulta ad un senatore americano – una parte dei fanghi sparivanel sottosuolo anzichè restare nel pozzo. Segno appunto che quest’ultimo era fratturato.
Sul New York Times marea nera, sversati quasi 5 milioni di barili di petrolio: il peggior disastro del genere
Foto Flickr
fonte : http://www.blogeko.it/
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