La Vicenza connection e gli affari delle basi chiama Novara connection
l’Impresa Costruzioni Maltauro di Vicenza vince la gara d'appalto per un valore di 150 milioni di euro, per la costruzione di hangar, capannoni e una serie di opere in particolare quelle legate alla sicurezza (obbiettivo sensibile) nell'aeroporto di Cameri per la realizzazione della FABBRICA DELLA MORTE. Questa notizia viene pubblicata dalla Tribuna Novarese in data 07/06/2010, dopo 11 giorni in data 18/06/2010 viene aumentata la cifra dell'appalto di 100 milioni di euro. L'assegnazione dei lavori è di 250 milioni di euro (circa 500 miliardi delle vecchie lire) e scatta l'allarme che la criminalitè mafiosa ha messo gli occhi sui subappalti. Forse dato dal suo curriculum vitae? La Maltauro compare in alcune delle inchieste della breve stagione di Mani Pulite. In particolare la società di Vicenza fu indagata per presunte dazioni di tangenti a politici e funzionari per l’aggiudicazione della gara d’appalto per la realizzazione (fine anni ’80) del 1° e 3° lotto dei capannoni della zona artigianale di Villafranca (Messina), insieme alla “Cosimo D’Andrea” di Messina. La Maltauro fu pure indagata a Venezia nell’inchiesta su un presunto giro di tangenti a favore degli ex ministri Bernini e De Michelis per i lavori del raccordo autostradale con l’aeroporto Marco Polo di Venezia e dell’ampliamento della terza corsia della Venezia-Padova. Nello specifico Enrico e Giuseppe Maltauro avrebbero versato il 2% dell’ammontare dell’asta (820 milioni).”
La società di costruzioni è particolarmente attiva in Sicilia. Nel novembre 2006 ha rilevato l’impresa Ferrari di Genova, la quale, a sua volta, aveva acquisito due aziende storiche in mano ai chiacchierati “cavalieri” dell’apocalisse mafiosa di Catania (Gaetano Graci e Giuseppe Costanzo): l’IRA e la Fratelli Costanzo. Proprio la Ferrari e l’ex IRA sono state al centro di importanti indagini relative all’infiltrazione di Cosa Nostra nei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Messina-Palermo. Chi è l'impresa Maltauro?
Nel data base dei contratti sottoscritti dall’US Army c’è un elemento emblematico. Il versamento a favore dell’Associazione degli Industriali di Vicenza, una delle più potenti d’Italia, di 17.117 dollari in cambio di una serie di misteriosi “servizi” offerti proprio quando sulla pelle dei vicentini c’è chi decide di convertire il vecchio scalo aeroportuale in base-residence per i militari della 173^ Brigata aviotrasportata.
Sono sei i contratti a favore dell’Associazione Industriali. I primi due risalgono al 2004 (uno con la causale “Policy Review/Development Services”, valore 3.277 dollari e l’altro “Other Education and Training Services” per 300 dollari); uno è del 2005 (“Other Professional Services” per 3.277 dollari); un altro ancora del 2007 (“Technical Assistance” per 4.572 dollari); gli ultimi due per “servizi” non meglio specificati ed un valore complessivo di 5.691 dollari recano la data del 15 luglio 2008. Proprio singolare il rapporto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America con gli industriali vicentini. Anche perché non esistono altre associazioni di categoria in Italia o nel mondo che possano vantare un simile trattamento di favore. Sedici contratti per un valore complessivo di 12.410.282 dollari è il bottino incamerato grazie alle basi Usa dall’Impresa Costruzioni Maltauro. L’importante azienda ha costruito piste per il decollo dei cacciabombardieri, hangar e palazzine per le truppe, depositi munizioni ed impianti idrici. Nella Caserma Ederle di Vicenza di proprietà dell’Us Army, la Maltauro ha realizzato un centro d’intrattenimento di 3.000 mq per i soldati e le famiglie statunitensi, dotato di 16 piste da bowling, due sale giochi, due sale meeting, una cucina con area self-service, un bar e diversi uffici amministrativi. Un altro complesso ricreativo è stato realizzato all’interno della base aerea di Aviano [Pordenone]. Nell’ambito del cosiddetto «Piano Aviano 2000» avviato da Washington per potenziare le infrastrutture e le funzioni dello scalo friulano, la società vicentina sta realizzando un edificio di circa 1.000 mq per nuovi uffici operativi e ristrutturando tre aree destinate a parcheggio, ricovero ed officine dei cacciabombardieri a capacità nucleare dell’Ua Air Force. I lavori per un ammontare di 11.514.816,40 euro, sono iniziati nel gennaio 2007 e avranno una durata di circa quattro anni. La vocazione militare della società di costruzioni è pure confermata dall’importante commessa ottenuta in Libia nel giugno 2008 [valore 11.289.000 euro] da parte della «Liatee – Lybian Italian Advanced Tecnology Company», la joint-venture controllata dalla compagnia aeronautica di Stato della Libia e dai colossi del complesso militare industriale italiano Finmeccanica e AgustaWestland. Alla Maltauro è stata assegnata la realizzazione ad Abou-Aisha, nelle vicinanze dell’aeroporto di Tripoli, di un fabbricato per l’assemblaggio e la manutenzione degli elicotteri da guerra «A109 Power», prodotti su licenza AgustaWestland, con una configurazione per il pattugliamento marittimo e la vigilanza delle frontiere. L’8 luglio 2009 la Maltauro ha inoltre vinto la gara per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’aerostazione di Pantelleria. Si tratta di opere finalizzate principalmente al traffico civile ma l’isola nel cuore del Mediterraneo è sede di un distaccamento dell’Aeronautica Militare impegnato principalmente in compiti anti-immigrazione. Sulle due piste di volo di Pantelleria vengono stabilmente schierati i velivoli F-16 ed Amx del 37esimo Stormo di Trapani-Birgi e di altri reparti dell’Aeronautica. E accanto allo scalo c’è pure un immenso hangar realizzato all’interno di una collina che funge da ricovero protetto per i cacciabombardieri e da deposito munizioni delle forze militari Nato. L’Impresa Costruzioni Maltauro ha pure tentato di sedersi al banchetto dei lavori per la nuova base al Dal Molin, ma l’appalto è stato assegnato alle due aziende leader della LegaCoop, la Cooperativa Muratori Cementisti di Ravenna e il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. Con l’arrivo a Vicenza dei 1.200 militari più familiari attualmente ospitati in Germania si aprono però enormi frontiere per il mercato immobiliare e speculativo. Fioccano così le presentazioni-approvazioni di varianti ai Piani regolatori per la costruzione di residence per il riposo dei nuovi guerrieri Usa. Tra i progetti in pole position quello per centinaia di milioni di euro che la Maltauro sta eseguendo a Caldogno, comune che dista pochi chilometri dall’ex aeroscalo vicentino. I lavori, autorizzati dall’amministrazione locale il 3 dicembre 2007, prevedono la costruzione di due blocchi per 76 unità abitative di lusso, un grande centro commerciale, bar, ristoranti, negozi, centri fitness, impianti di calcetto e finanche una piscina olimpionica. Ancora più ambizioso è il piano presentato dalla stessa società a Lentini, in Sicilia, per un «complesso insediativo chiuso ad uso collettivo», destinato ad «esclusiva residenza temporanea dei militari americani della base Us Navy di Sigonella». In due terreni per complessivi 91,5 ettari, il cui cambio di destinazione d’uso è stato autorizzato dal Comune il 18 aprile 2006, la Maltauro intende realizzare «1.000 casette a schiera unifamiliari con annesso verde privato e parcheggi, un residence per la sistemazione temporanea per i militari in attesa dell’alloggio definitivo, attrezzature ad uso collettivo per l’istruzione, lo svago e il terziario, impianti sportivi, relative opere di urbanizzazione primaria e un sistema di guardiole per il presidio di controllo e sicurezza». Si prevede un investimento per oltre 300 milioni di euro con l’insediamento di 6.800 abitanti e un volume complessivo di 670.000 metri cubi di costruzioni ed una superficie coperta di 195.000 metri quadri. Una vera e propria città satellite in un’area di particolare pregio paesaggistico, storico e naturale, a cui potrebbero aggiungersi le opere viarie e i servizi per «rendere facilmente fruibile» ai militari Usa il lago di Lentini, Sito di interesse comunitario [Sic] e Zona di protezione speciale [Zps] della Provincia Regionale di Siracusa. Per l’affaire di Lentini, la Maltauro ha costituito ad hoc la «Scirumi S.r.l.», congiuntamente ad una società nella titolarità dei cinque figli del cavaliere Mario Ciancio, editore-proprietario del quotidiano La Sicilia e di numerose emittenti radiotelevisive siciliane, nonché azionista degli altri due quotidiani regionali, il Giornale di Sicilia e la Gazzetta del Sud. Al cavaliere Ciancio erano intestati i rigogliosi aranceti poi venduti alla Scirumi per l’insediamento del residence Usa.
http://www.carta.org/
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