Eravamo amici con Vik, un’amicizia nata tre anni fa, durante la famigerata operazione “piombo fuso” in occasione dell’iniziativa di denuncia e solidarieta’ “Un pensiero per Gaza” organizzata da Arte a Sinistra ..In quei drammatici giorni di guerra ci si sentiva
tramite il telefono,( quando funzionava,) ed era pazzesco sentirlo parlare in mezzo ai bombardamenti.Mi chiedeva, ci implorava di denunciare, di manifestare di fare qualunque cosa, perche’ a Gaza stava succedendo l’inverosimile…raccontava delle bombe sulle case, dei bambini maciullati, delle stragi di intere famiglie , dei civili trucidati, dei medici impotenti di fronte a ferite provocate da sostanze sconosciute, di ospedali rasi al suolo…..a volte la sua voce era sovrastata da un boato e lui mi raccontava dell’esplosione avvenuta li’ a pochi passi …era incredulo Vik sul silenzio complice dei paesi occidentali, si stupiva quasi, lui che era li’ e, per cosi’ dire, “toccava con mano”la violenza e il desiderio di annientamento del governo israeliano nei confronti dei palestinesi, che il mondo non reagisse, che nessuno intervenisse per mettere fine quell’orrore continuo.!
Vik in quei giorni girava sulle ambulanze e cercava in tutti i modi di portare aiuto e ci raccontava attraverso le colonne del Manifesto la verita’ su cio’ che stava succedendo nella Striscia, a quella popolazione inerme e gia’stremata dall’assedio.
Ci raggiunse anche telefonicamente durante la manifestazione del 7 febbraio per raccontare in diretta cosa stesse succedendo nella striscia di Gaza in quei giorni tremendi.
Ma dopo “piombo fuso” lui ha continuato fino a l’altro ieri a mandare notizie, a informarci sui continui e mai cessati raid israeliani sulla striscia. La sua e’ stata una testimonianza continua , ha continuato a raccontare cio’ che tutti i media del mondo preferivano ignorare,anche dopo che l’ondata emotiva si era esaurita…
Rischiava la vita Vik certo, la rischiava ogni giorno. Gli avevano sparato piu’ di una volta, mancandolo , Aveva ricevuto minacce e due cooperanti, suoi amici , come lui appartenenti all’International Solidarity Movement ,erano stati uccisi. Rischiava la vita quando affiancava i contadini che coltivavano nei campi troppo vicini al famigerato muro, oppure quando saliva sui pescherecci palestinesi, sfidando le assurde imposizioni degli israeliani, facendosi scudo umano.
Ora non c’e’ piu’,ci sono riusciti , la sua vita gli e’ stata scippata e fa ancora piu’ rabbia che sia successo cosi’.
Il video allucinante che i suoi assassini hanno messo in rete aveva una sovrimpressione in arabo che scorreva e che lo accusava di propagare i vizi dell’Occidente fra i Palestinesi, imputava all’Italia di combattere contro i Paesi musulmani e ingiungeva ad Hamas di liberare i salatiti detenuti nella Striscia entro 30 ore(che sarebbero dovute essere le 16 di oggi). Nemmeno la scadenza della propria allucinazione hanno rispettato!!!
La sua voce di denuncia e di verita’, la sua passione e la sua determinazione, non arriveranno piu’ alle nostre orecche distratte . Solo silenzio, un silenzio assordante calera’ su Gaza e la Palestina.
I Palestinesi e Gaza perdono ancora una volta insieme a chi crede nella giustizia sociale e nella liberta’.
RESTIAMO UMANI
cosi’ concludeva sempre i suoi scritti Vittorio Arrigoni detto Vik
ucciso a Gaza
15 aprile 2011
pieta’ l’e’morta
Pia Panseri