martedì 12 ottobre 2010

Aree Expo, sempre più caos la Regione spinge la Newco

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I priviati rinviano a giovedì la decisione. Il Pd appoggia la proposta di Formigoni

di ANDREA MONTANARI





























A una settimana dall'incontro con il Bie a Parigi, il Comune attende ancora la risposta dei privati proprietari dei terreni dove si svolgerà l'Expo sulla proposta cederli in comodato d'uso. L'amministratore delegato della società di gestione Giuseppe Sala, che ieri ha incontrato l'ufficio di presidenza del consiglio regionale e i capigruppo di maggioranza e opposizione, comunque, resta ottimista.


"Martedì prossimo saremo a Parigi, per rispondere ad alcune domande sul dossier di candidatura, che saranno decisive per ottenere il via libera del comitato direttivo  -  ha precisato rispondendo a una domanda sul rischio che i tempi siano ormai troppo stretti  -  L'assemblea dei soci il 23 novembre, infatti, avrà il compito di registrare la nostra candidatura. In ogni caso escludo, che l'Expo possa essere trasferita a Smirne".



L'appelo di Sala L'ultimatum della Moratti


Nel frattempo, giovedì il presidente di Fondazione Fiera Gianpiero Cantoni, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al governatore Roberto Formigoni, chiederà ai 26 membri del consiglio generale della Fondazione, che possiede il 70 per cento delle aree, di pronunciarsi sulla proposta di comodato d'uso che "Comune, Provincia e Comune hanno finora ritenuto più praticabile". Lo stesso giorno arriverà anche la risposta della famiglia Cabassi.

Sul voto della Fondazione Fiera potrebbe pesare l'esito del consiglio regionale straordinario convocato il giorno prima per discutere, tra l'altro, di un ordine del giorno presentato dal Pd per ribadire la propensione alla costituzione di una Newco per acquistare i terreni, ipotesi già votata a luglio, caldeggiata anche da Formigoni, che ieri ne ha parlato, nuovamente con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.


"L'aula si è già pronunciata a fine luglio in modo inequivocabile per dire che sarebbe stato opportuno che le aree fossero di proprietà pubblica  -  ha ricordato il vicepresidente del consiglio regionale Filippo Penati del Pd  -  Questo è stato largamente disatteso e ci si infilati in un pasticcio che vale per i proprietari dei terreni una città di 15mila abitanti".


Anche il presidente del consiglio regionale Davide Boni della Lega ammette che "l'aula potrebbe ribadire la sua posizione. Quello che serve è un colpo d'ala perché se perdiamo l'Expo, non lo perde la Moratti o i Cabassi, ma lo perdiamo tutti".


Mentre il sindaco di Rho, Roberto Zucchetti del Pdl punta i piedi: "Non cederemo senza condizioni i nostri 120mila metri quadrati", l'Udc Enrico Marcora suggerisce "un concorso di idee per l'uso delle arre dopo l'evento" e il candidato alle primarie del Pd Stefano Boeri ribadisce: "La soluzione è organizzare l'Expo su un'area pubblica". 

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