giovedì 30 settembre 2010

Dissenso a macchia d’olio dei comuni toccati dalla Tav

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di Davide Pelanda
Da Caprie ad Almese ad Alpignano, le notizie dicono che questi ad altri Consigli comunali stanno deliberando alla quasi unanimità il gran rifiuto «all'avvio dei lavori per il tunnel geognostico della Maddalena; al tunnel di base e al tunnel dell'Orsiera finalizzati alla costruzione di una nuova linea ferroviaria internazionale in Valle di Susa; alle opere relative alla sua interconnessione con la linea storica, alle discariche e alle teleferiche indicate nel progetto preliminare presentato da LTF il 10 agosto 2010; ... », come si legge nelle mozioni-fotocopia che si stanno via via approvando in questo periodo nei comuni valsusini.

Non solo ma, come si legge in quella che quasi sicuramente verrà approvata ad Alpignano questa sera, si contesta anche il «reinserimento del progetto nelle procedure previste dalla legge "Obiettivo" n. 443/01», cosa che « il Governo nel 2006 aveva stralciato il progetto della Torino-Lione dalle opere ricomprese nella legge Obiettivo e che invece la procedura attivata è quella prevista dalla stessa legge», ma si ritiene anche che «tale opera non risulta prioritaria ed indispensabile al miglioramento del servizio ferroviario tra l'Italia e la Francia, soprattutto in assenza di una forte politica di trasferimento del trasporto merci dalla "gomma al ferro", come peraltro indicato nei primi due quaderni pubblicati dall'Osservatorio».
Intanto però, proprio mentre scriviamo, per l'ennesima volta una delegazione NoTav viene ricevuta a Bruxelles dalla Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo in riunione plenaria dove terranno una relazione illustrativa dal titolo significativo «Ecco perché la nuova linea ferroviaria Progetto Prioritario TEN-T n. 6 Lione-Torino non sarà costruita». Tale incontro è stato esplicitamente richiesto dalla Commissione stessa che ascolterà attentamente tre cittadini firmatari delle petizioni inviate al Parlamento Europeo nel 2003, 2007 e 2008. In questa occasione verranno anche consegnati altri numerosi documenti facilmente reperibili nei siti internet del Movimento NoTav.
Inoltre domani 1 ottobre una delegazione di Pro Natura incontrerà la Commissione Europea - Direttorato Generale Mobilità e Trasporto per firmare l'accordo che metterà a disposizione dei cittadini tutta la documentazione europea e nazionale relativa alla prospettata nuova linea ferroviaria Lyon – Torino.
Questa collaborazione discende dall'applicazione della Convenzione di Aarhus ratificata dall'Italia e dall'Unione europea. Durante l'incontro la Commissione Europea ascolterà anche le ragioni che impediscono la realizzazione di questa nuova linea ferroviaria e riceverà inoltre il contributo del Movimento NoTav alla consultazione sul futuro dei progetti TEN-T.

FONTE : http://www.nuovasocieta.it/

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