giovedì 22 luglio 2010

Camorra e appalti sul terremoto

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I Casalesi cercavano di mettere le mani sugli appalti per la ricostruzione del dopo terremoto in Abruzzo. La Guardia di Finanza ha arrestato sei persone e sequestrato beni per 100 milioni di euro
Le mani dei Casalesi sugli appalti post terremoto in Abruzzo. E' quanto ha scoperto la Guardia di Finanza, in un'operazione contro la Camorra, che ha portato all'arresto di 6 persone accusate di associazione per deliquere di stampo mafioso, secondo l'accusa erano il braccio economico dei Casalesi e al sequestro di beni per 100 milioni di euro.


L'operazione denominata "Untouchable" ha consentito di monitorare "in diretta" le infiltrazioni della camorra nelle commesse per la ricostruzione dell'Aquila dopo il devastante sisma del 6 aprile 2009.

Le intercettazioni telefoniche hanno permesso di scoprire l’invio del denaro necessario a finanziare le imprese costituite a L’Aquila, per loro conto, con il fine di aggiudicarsi i lavori per la ricostruzione.


Sequestrate 21 società, tra cui lavanderie, distributori di benzina,  imprese per la lavorazione dei pellami e aziende ittiche, 118 immobili ed altri beni e valori ad essi riferibili, per un ammontare complessivo di 100 milioni di euro.


Secondo le Fiamme Gialle e la Dda di Napoli, questa operazione ha permesso di smantellare il braccio imprenditoriale del clan dei Casalesi.


















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