IL DISASTRO
WASHINGTON - Stavolta si spera nel tappo. Nelle operazioni per il quarto tentativo di chiudere la perdita di petrolio nel Golfo del Messico 1, la Bp ha posizionato questa notte un tappo nel pozzo danneggiato dal quale, da sei settimane, esce greggio. Lo annunciano le reti Cnn e Msnbc. Secondo la società petrolifera, ci vorranno ora tra le 12 e le 24 ore per capire se la misura adottata funzionerà anche perché le scorse settimane sono state segnate da ripetuti fallimenti.
Stavolta i tecnici sono riusciti, con una gigantesca cesoia manovrata da robot sottomarini, a tagliare la tubatura a 1.600 metri di profondità da cui fuoriesce il petrolio. Il taglio è però molto irregolare e per questo non è chiaro se il tappo-imbuto che gli è stato apposto reggerà. L'imbuto, collegato a un tubo, dovrebbe permettere di pompare il petrolio verso una nave cisterna in superficie ma c'è il rischio che non sia stato posizionato correttamente. La Bp sta anche lavorando alla realizzazione di due pozzi di soccorso per bloccare definitivamente la fuoriuscita, che però saranno operativi solo a metà agosto.
Il nuovo tentativo che verrà seguito anche dal presidente americano, Barack Obama (in arrivo in Louisiana) che ha rinviato le visite in Australia e Indonesia previste per la prossima settimana E' la seconda volta che salta la visita del presidente americano in Indonesia, Paese in cui ha vissuto da ragazzo.
Quello che è certo è che la pazienza dell'inquilino della casa Bianca è finita. E la società petrolifera britannica è stata accusata ancora una volta di non aver fornito "la risposta rapida" che si ci attendeva. "Sono infuriato per questa sistuazione perché è un esempio di persone che non pensano alle conseguenze delle loro azioni - ha affermato Obama nel corso di un'intervista alla Cnn - Tutto ciò mette in pericolo un intero modo di vita e tutta una regione, probabilmente per diversi anni". Parallelamente l'amministrazione Usa ha presentato alla Bp un conto da 69 milioni di dollari (circa 56,7 milioni di euro).
Stavolta i tecnici sono riusciti, con una gigantesca cesoia manovrata da robot sottomarini, a tagliare la tubatura a 1.600 metri di profondità da cui fuoriesce il petrolio. Il taglio è però molto irregolare e per questo non è chiaro se il tappo-imbuto che gli è stato apposto reggerà. L'imbuto, collegato a un tubo, dovrebbe permettere di pompare il petrolio verso una nave cisterna in superficie ma c'è il rischio che non sia stato posizionato correttamente. La Bp sta anche lavorando alla realizzazione di due pozzi di soccorso per bloccare definitivamente la fuoriuscita, che però saranno operativi solo a metà agosto.
Il nuovo tentativo che verrà seguito anche dal presidente americano, Barack Obama (in arrivo in Louisiana) che ha rinviato le visite in Australia e Indonesia previste per la prossima settimana E' la seconda volta che salta la visita del presidente americano in Indonesia, Paese in cui ha vissuto da ragazzo.
Quello che è certo è che la pazienza dell'inquilino della casa Bianca è finita. E la società petrolifera britannica è stata accusata ancora una volta di non aver fornito "la risposta rapida" che si ci attendeva. "Sono infuriato per questa sistuazione perché è un esempio di persone che non pensano alle conseguenze delle loro azioni - ha affermato Obama nel corso di un'intervista alla Cnn - Tutto ciò mette in pericolo un intero modo di vita e tutta una regione, probabilmente per diversi anni". Parallelamente l'amministrazione Usa ha presentato alla Bp un conto da 69 milioni di dollari (circa 56,7 milioni di euro).
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