sabato 12 giugno 2010

Kirghizistan: 62 morti e 800 feriti

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Nuovo bilancio scontri fornito da ministero della Sanita'


Kirghizistan: 62 morti e 800 feriti(ANSA) - MARKHAMAT (KIRGHIZISTAN) 12 GIU - Sale a 62 morti e piu' di 800 feriti il bilancio degli scontri inter-etnici in corso da 2 giorni nel sud del Kirghizistan. L'ultimo bilancio e' stato fornito dal ministero della sanita'. Il sud del Paese e' la roccaforte dell'ex presidente Kurmanbek Bakyev, deposto da una rivolta popolare e costretto alla fuga. Oggi la presidente e premier ad interim, Roza Otunbayeva, ha lanciato l'allarme per una situazione definita fuori controllo e ha chiesto l'intervento militare di Mosca. 

http://www.borsaitaliana.

Kirghizistan in fiamme chiede aiuto alla Russia


Il governo dichiara lo stato d'emergenza: "Violenza fuori controllo". Brucia parte della città di Osh, scontri anche a Jalalabad. Almeno 65 i morti, 900 i feriti. Mosca pronta a mandare aiuti ma non truppe

BISHKEK - Violenti scontri interetnici tra uzbeki e kirghizi stanno infiammando il sud del Kirghizistan. La presidente e premier ad interim, Roza Otunbayeva, ha lanciato l'allarme per una situazione definita "fuori controllo" e ha chiesto l'intervento militare della Russia per sedare la rivolta. I primi scontri sono scoppiati ieri a Osh e ancora oggi parte della città è in fiamme: almeno 65 i morti e oltre 900 i feriti, nella più dura esplosione di violenza dalla rivolta dello scorso aprile durante la quale l'allora presidente Kurmanbek Bakyev fu deposto e costretto alla fuga. La Russia ha risposto all'allarme lanciato dall'ex repubblica sovietica dichiarandosi pronta a offrire aiuti umanitari ma non a inviare truppe, secondo quanto ha detto la portavoce del presidente russo Dmitry Medvedev.






Dopo Osh la violenza è scoppiata anche a Jalalabad, seconda città nel sud del Paese, dove è stato esteso lo stato d'emergenza, deciso dal governo ad interim, "costretto a prendere questa decisione perché la zona di destabilizzazione si estende" nel sud del Paese, come ha dichiarato il vicecapo dell'esecutivo, Azimbek Beknezarov.

Durante tutta la notte sono proseguite sparatorie e scontri a fuoco a Osh. "Intere strade sono in fiamme", ha detto oggi il portavoce del ministero dell'Interno Rakhmatillo Akhmedov, "la situazione è molto grave e (la violenza) non accenna a smettere. Ci sono case in fiamme".






Le autorità kirghize hanno intanto richiamato poliziotti e militari in pensione per poter far fronte all'emergenza a Osh e "prevenire la guerra civile". "Le autorità saranno riconoscenti verso tutti quei volontari pronti ad aiutare per prevenire la guerra civile nel sud del Kirghizistan", ha detto alla televisione nazionale un responsabile del governo, Azimbek Beknazarov, "i poliziotti e i militari dispiegati sul posto stanno crollando per la fatica, dormono sulle strade che devono sorvegliare. Se non ci saranno rinforzi, non avremo forze sufficienti per affrontare la situazione nei prossimi due giorni".

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