di Silvio Lora-Lamia
Alla vigilia delle elezioni politiche del 9 giugno il parlamento de L’Aia ha votato a maggioranza tre mozioni presentate da socialisti, laburisti e verdi che potrebbero riaprire il fronte olandese nella battaglia sul Joint Strike Fighter. Si tratta di messaggi politici che il vecchio parlamento lascia in eredità al nuovo parlamento e al governo. Le decisioni definitive in merito alla scelta del caccia americano non dovrebbero però giungere prima di settembre, quando il nuovo governo avrà preso atto delle nuove analisi di costo del programma che il Pentagono dovrebbe rendere pubbliche alla fine di giugno.
Per ora i deputati dei partiti di opposizione chiedono al governo di interrompere la sottoscrizione di nuovi impegni con l’amministrazione USA, la cancellazione dell’ordine di un primo esemplare di F-35A del 3° lotto di produzione a basso rateo per partecipare alle valutazioni operative iniziali, e uno stop alle trattative per un secondo esemplare, prelevato dal LRIP 4. Il parlamento uscente invita poi l’esecutivo a riconsiderare le alternative allo stealth americano per sostituire gli anziani F-16 della Koninklijke Luchtmacht, scartate a suo tempo in favore del caccia di Lockheed Martin - spiegano i deputati olandesi - sulla scorta di una tempistica e di dati sui costi del JSF oggi non più attendibili.
I tentennamenti olandesi sono molto importanti per l’Italia, che nel 2006 ha sottoscritto con il paese un accordo per il montaggio a Cameri, in aggiunta ai 131 aerei italiani, dei suoi 85 F 35A (fra ordini e opzioni) e per le successive attività di manutenzione, riparazione e upgrade. Un ripensamento olandese potrebbe portare a numeri più bassi di quelli sui quali si è fin qui ragionato, con impatti economici industriali sulla "Final Assembly and Check-Out" italiana, sulla quale sono ancora in corso trattative conclusive coperte dal riserbo più assoluto.
FONTE:
Per ora i deputati dei partiti di opposizione chiedono al governo di interrompere la sottoscrizione di nuovi impegni con l’amministrazione USA, la cancellazione dell’ordine di un primo esemplare di F-35A del 3° lotto di produzione a basso rateo per partecipare alle valutazioni operative iniziali, e uno stop alle trattative per un secondo esemplare, prelevato dal LRIP 4. Il parlamento uscente invita poi l’esecutivo a riconsiderare le alternative allo stealth americano per sostituire gli anziani F-16 della Koninklijke Luchtmacht, scartate a suo tempo in favore del caccia di Lockheed Martin - spiegano i deputati olandesi - sulla scorta di una tempistica e di dati sui costi del JSF oggi non più attendibili.
I tentennamenti olandesi sono molto importanti per l’Italia, che nel 2006 ha sottoscritto con il paese un accordo per il montaggio a Cameri, in aggiunta ai 131 aerei italiani, dei suoi 85 F 35A (fra ordini e opzioni) e per le successive attività di manutenzione, riparazione e upgrade. Un ripensamento olandese potrebbe portare a numeri più bassi di quelli sui quali si è fin qui ragionato, con impatti economici industriali sulla "Final Assembly and Check-Out" italiana, sulla quale sono ancora in corso trattative conclusive coperte dal riserbo più assoluto.
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