La reazione dei campani alle valutazioni sull’incidenza del male
Lunedì, 1 Luglio 2013
Ieri è morto anche Francesco a soli otto anni. Sarebbe interessante comprendere quale possa essere stato lo stile di vita che gli ha fatto venire il cancro. Francesco era di Marcianise, questo si sa e poco altro. Questo basta. Padre Maurizio Patriciello, quello della Terra dei Fuochi che fu redarguito dal Prefetto di Napoli per aver dato della “signora” al prefetto di Caserta, chiede per Francesco i funerali di stato, perché la sua morte e quella di tanti altri bambini è una morte annunciata. Così come lo è quella di centinaia di migliaia di persone, uomini, donne, bambini, vittime di una sporca guerra per danaro che va a avanti da anni in Campania.
Per questo i campani si sono arrabbiati non poco ascoltando il ministro Lorenzin che ha dichiarato:«Ci sono altre questioni sanitarie in queste zone che dipendono anche dagli stili di vita» parlando della incidenza dei tumori. Difficile avere uno stile di vita sano quando i frutti della terra e del pascolo sono contaminati a monte, quando respiri aria inquinata da fumi e amianto. Difficile parlare di stile di vita, poi, se si hanno soli otto anni, o non si è ancora nati. I bambini nascono già malati, c’è una emergenza ed è un fatto, non bisognerebbe aspettare gli esiti delle indagini. «Davanti a rifiuti speciali che bruciano non c’è alcuna evidenza scientifica da ricercare e dimostrare, ma c’è solo l’esigenza di intervenire» lo scrive Angelo Ferrillo, il fondatore del sito La terra dei fuochi che anni denuncia l’emergenza tossica in Campania.
Insomma di quali stili di vita parliamo? Cara Lorenzin glielo chiedo anche io che ho avuto un linfoma: quale sarebbe il mio stile di vita errato che mi ha procurato il cancro? Su una cosa mi autodenuncio: ho una vita stressante essendo precaria e dovendo lavorare il doppio per guadagnare la metà rispetto ai miei coetanei residenti in altre regioni (casomai del nord?). Ma pare che non sia assodata la relazione tra stress e insorgenza dei tumori. Certo avendo avuto un cancro del sistema linfatico potrei dirle che è la reazione ai continui attacchi che lo Stato, e le sue declinazioni territoriali, perpetrano ai nostri danni. Ma nemmeno questo ha fondamento scientifico, è una mia stramapalata idea, una sorta di pregiudizio.
Come il suo nei confronti dei Campani, cara Lorenzin. Perché se in una Regione, ed in particolare in alcune zone di quella regione c’è una incidenza maggiore di alcune patologie che hanno una stretta connessione con l’inquinamento ambientale,allora c’è poco da dire sullo stile di vita, c’è da agire senza aspettar erisultait di fantomatiche indagini, e commissioni e senza formulare giudizi frutto del pregiudizio. Inoltre le indagini già ci sono e già provano questo dato.
Un ministro della salute non dovrebbe dire ai cittadini: vi ammalate perché vivete male, questa è una tautologia offensiva, allo stesso modo non dovrebbe permettersi di dire: vi ammalate per colpa vostra, perché il vostro stile di vita non è sano. E’ un discorso discriminatorio e razzista che nessuno merita. Non lo meritiamo perché non abbiamo nulla di diverso dagli abitanti di altre regioni (escludendo potere economico, pil, lavoro etc), e perché si parla di gente che muore, di intere famiglie sterminate dal cancro perché vivono in prossimità di discariche. Si parla di bambini piccoli che muoiono per il cancro.
Padre Patriciello ha lanciato una mobilitazione pacifica online: «È possibile andare sulla bacheca del ministro della Salute e lasciarle un messaggio. Fatelo tutti. Fatele sapere che le sue parole per noi sono colpi di pistola. Più pericolosi di mille trappole messe insieme. Beatrice Lorenzin parla per sentito dire. Ma questo è un lusso che un ministro non si può permettere. Ascolti i diretti interessati. Venga sul posto a rendersi conto di persona. Sappia che a Marcianise (Caserta) questa mattina – domenica 30 giugno – si è spento Francesco, 8 anni. Di che malattia? La domanda per noi è inutile e retorica. Ha capito il Ministro? Francesco aveva solo 8 anni. Non fumava. Non beveva. Non era obeso. Bombardiamo il ministro di messaggi. In un Paese democratico, un ministro al malessere e alla paura dei cittadini, risponde. Staremo a vedere che succede con l’onorevole Lorenzin». Sì, staremo a vedere. Speriamo di non vedere solo altri morti.
0 commenti:
Posta un commento