Sicilia On Line ospita le "Cronache dal Futuro" della moglie diMatteo Messina Denaro. La donna scrive dal 2032 e racconta come sono andate le cose in Sicilia e in Italia. Suo marito, noto come il capo di Cosa Nostra, è diventato presidente del Consiglio italiano e il paese, come lo abbiamo conosciuto fino al 2011, non esiste più.
Dopo aver festeggiato la loro particolare Liberazione, la signora ci ha fatto sapere anche come hanno trascorso il loro particolare 1 maggio. Poi ha tenuto a dire la sua sull'ultimo referendum che si è svolto in Italia: il 12 e 13 giugno del 2011. Ci ha raccontato i retroscena del fallito blitz delle forze dell'ordine del 19 maggio 2011. Ora vuole commentare le amministrative del maggio 2011, che hanno preceduto di pochi giorni la festa della Repubblica del 2 giugno.
Minchia lignati!!! Nessuno lo credeva possibile, ma persino il più incallito degli scrutatori non votanti italiani andò a votare. E, nel 2011, votò - per la prima volta nella sua vita - con coscienza.
Sebbene, infatti, gli Italiani avessero bisogno della raccomandazione pure per lavorare ai seggi, ma se ne fottevano poi di fare il loro dovere di elettori, vent'anni fa alzarono la testa per dimostrare al regime che non erano ancora totalmente rincoglioniti dalla televisione.
E fu una sonora lignata ppi tutti , macari ppi Matteo. “Talìa a chisti…”, disse. Doveva fare qualche cosa e fu allora che lo capì. Prima, però, aveva bisogno di parlare non ai suoi referenti politici, ma a tutti quei politicanti che usavano lui come referente per ottenere i voti di cui avevano bisogno.
La sconfitta, infatti, era macari sò: se in Sicilia, su 27 Comuni in cui si votò, il partito di governo (nazionale) vinse solo in 4, bisognava decidere: o spingeva il presidente del Consiglio o spingeva quello della Regione. Oppure ancora, non spingeva nessuno dei due e cominciava a pensare di mettersi in proprio...
Ma se volete sapere come andò a finire, dovete continuare a leggermi
fonte : http://www.siciliaonline.it
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