venerdì 19 novembre 2010

Lega e Mafia: 10 domande al Ministro Maroni.

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Diciamocela tutta. Oggi non sei nessuno se non poni 10 domande a qualcuno. 
E queste sono le mie 10 domande al Ministro dell'Interno Roberto Maroni.

1) Ministro Maroni, per molti anni la Lega Nord non ha avuto alcun dubbio sulla mafiosità del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, arrivando a definirlo "brutto mafioso che guadagna i soldi con l'eroina e la cocaina", "bandito", "lestofante", "delinquente", "il camorrista mafioso di Arcore", uno che ha qualcosa di "nazistoide e mafioso", "Berlus-Cosa Nostra", "un palermitano che parla meneghino", "un palermitano nato nella terra sbagliata", "uno che ha fatto i soldi con la mafia", sostenendo che "Fininvest è nata da Cosa Nostra", che "al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora". Nel 1998 Bossi dichiarò: "Fino a quando non sarà fatta chiarezza su che cosa è Forza Italia e su che cosa è la Fininvest, sulle finanziarie e su come pigliavano i quattrini, non ci potrà essere alcun dialogo con il Polo". Oggi, che le connessioni tra i business del Cavaliere e gli investimenti di Cosa Nostra appaiono sempre più marcate, può spiegarci quali sono le prove - presumo schiaccianti, vista la gravità delle accuse - che hanno dissipato ogni vostro dubbio?


2) Ministro Maroni, nel 1998 il quotidiano "La Padania" - organo ufficiale della Lega Nord - ha bombardato Silvio Berlusconi ed i propri uomini con una campagna giornalistica pesantissima, martellante. Alcuni titoli: "Soldi sporchi nei forzieri del Berlusca", "Un teste al processo Dell'Utri: fu Craxi a spingere B. in politica", "Silvio riciclava i soldi della mafia", "Tangenti alla Guardia di Finanza: Silvio condannato a 2 anni e 9 mesi", "Dove sono finiti i 1000 miliardi di Stefano Bontate?", "Un impero di prestanome: caro Silvio, perché li hai usati dal '68 all'84?", "Baciamo le mani", "Così il Biscione si mise la coppola", "Le gesta di Lucky Berlusca: il curriculum giudiziario del Cavaliere farebbe invidia ad un boss della mafia". Tale campagna sfociò in 10 domande chirurgiche (foto a lato): "BERLUSCONI SEI UN MAFIOSO? RISPONDI!". Ministro: il Cavaliere ha mai risposto?

3) Ministro Maroni, come si pone nei confronti di Marcello Dell'Utri - suo compare in maggioranza - recentemente condannato anche in appello per Concorso Esterno in Associazione Mafiosa? Una decina d'anni fa dichiarava: "La richiesta di arresto per Dell’Utri è legittima, fondata e non persecutoria: l’ho valutata con attenzione e anche con sofferenza, ora si può decidere in piena coscienza. Sullo sfondo si intravede lo spettro di Cosa nostra, lo spettro della mafia". Oggi non si parla più di spettri, ma di certezze: sono stati provati i rapporti del Senatore Pdl con la mafia di Bontate prima, e quella di Provenzano e Riina poi. Ora che i giudizi di merito si sono esauriti, e le condanne pesano come macigni, perché la Lega Nord continua a trincerarsi in questo silenzio imbarazzante, in questa decennale omertà istituzionale? Ministro, perché permette al pluri-indagato Dell'Utri di umiliare cittadini ed istituzioni, dichiarando che a lui della politica non gliene "frega niente", e che sta in Parlamento "solo per difendersi dai processi"?

4) Ministro Maroni, perché la Lega Nord ha prima negato l'autorizzazione all'arresto, e poi l'autorizzazione all'uso delle intercettazioni a carico dell'ex Sottosegretario e Deputato Pdl Nicola Cosentino, indagato per Concorso Esterno in Associazione Camorristica con accuse di una gravità inaudita?

5) Ministro Maroni, Roberto Saviano durante la trasmissione "Vieni via con me" ha dichiarato che la 'Ndrangheta al Nord dialoga con la Lega. Un'affermazione che probabilmente andava sviluppata meglio, quasi certamente superficiale, ma quali sono le vostre responsabilità nell'esplosione della mafia calabrese in molte zone del Nord Italia? Cos'avete fatto, in concreto, per frenare questo fenomeno? Il vostro è un partito "radicato sul territorio", "vicino alla gente", giusto?, com'è possibile che in 20 anni di potere schiacciante abbiate permesso tutto questo, spesso negando l'esistenza del problema ed imbufalendovi con chiunque denunciasse infiltrazioni in molteplici settori dell'economia padana?

6) Ministro Maroni, come sa la vera forza delle organizzazioni criminali del nostro Paese è insita nella cosiddetta "Borghesia Mafiosa", e cioè in quell'insieme sconfinato di persone apparentemente per bene che consentono a Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Camorra di proliferare, potenziarsi, e debordare nell'economia legale. La Lega Nord in questi anni ha votato una quarantina di leggi-vergogna, provvedimenti che non solo hanno seviziato la Costituzione e permesso al Presidente del Consiglio di mantenere la fedina penale pulita, ma che hanno creato grave danno alla collettività, rallentando i processi, creando ingiustizia, rendendo le indagini più difficili. Sto parlando della riforma dei reati societari - a partire dall'abolizione del falso in bilancio - della riduzione dei termini della prescrizione, dell'infinita serie di condoni, edilizi, fiscali, tombali, della legge Cirami e di molto altro. Senza tralasciare la "riforma" che avrebbe tranciato di netto l'utilizzo delleintercettazioni telefoniche - strumento fondamentale nella cattura di boss mafiosi (pure Iovine!), pedofili, stupratori, politici corrotti e criminali di ogni tipo - "riforma" per fortuna arenata in Parlamento, e non certo per merito vostro. Questa infinita serie di intralci al lavoro della Magistratura, che porta, tra gli altri, il marchio a fuoco della Lega Nord, quanto ha agevolato le mafie del nostro Paese?

7) Ministro Maroni, approposito di Pm. Perché avete permesso che il Presidente del Consiglio e la sua corte demolissero, delegittimassero con violenza inaudita l'immagine ed il lavoro della magistratura italiana? Giudici e Pm sono stati definiti "Metastasi", "Cancri", "Anomalie", "Cospiratori", "Sovversivi", "Comunisti", "Antropologicamente Diversi", "Mentalmente Disturbati". Attenzione, questi epiteti non sono stati attribuiti a magistrati disonesti (per altro quasi sempre vicini al Cavaliere), ma a tutti quelli che si permettevano di alzare la testa, e di indagare sulla classe dirigente più corrotta d'Occidente. Quella di cui lei fa parte, quella che conta un centinaio tra pregiudicati, indagati e prescritti tra Parlamento e Governo, guinness assoluto per il mondo democratico. Se oggi nessun giovane vuole più fare il magistrato, un motivo ci sarà. E quindi le chiedo: questo manganellamento ultra-decennale, quanto ha ostacolato il decorso della giustizia, quanto ha giocato in favore delle mafie del nostro Paese?

8) Ministro Maroni, lei è probabilmente un politico onesto: non si sente un po' in imbarazzo nel condividere l'attività governativa con una persona più volte indagata per mafia, che ha offerto caffè ai più noti esponenti di Cosa Nostra (stando ad atti della magistratura), che continua a tacere sull'origine delle proprie fortune e che ha ospitato in casa per anni (... in casa! per anni!) un pericoloso killer narcotrafficante come Vittorio Mangano? Quando Silvio Berlusconi definisce il mafioso Vittorio Mangano "un eroe", quando Silvio Berlusconi dice che strozzerebbe volentieri quei registi e scrittori e giornalisti che rischiano quotidianamente la pelle parlando di criminalità organizzata, lei cosa prova? Cosa prova quando il suo Primo Ministro utilizza lo stesso linguaggio - identico! - di personaggi come Riina, Sindona, Greco, Salvo, Liggio e la peggior feccia criminale di questo Paese? Cosa ha provato oggi, sapendo che il quotidiano del Premier ha lanciato una nuova, brutale campagna contro Roberto Saviano, scrittore che vive da anni sotto scorta a causa della sua denuncia, scrittore conosciuto, amato ed adottato dal mondo intero per il suo coraggio ed il suo impegno civile?

9) Ministro Maroni, negli ultimi 2 anni gli arresti sono stati tanti, non c'è dubbio. Ma può spiegare a noi cittadini quale sia stato il suo contributo - nei detttagli - all'enorme lavoro di poliziotti e magistrati, quei professionisti schierati in prima linea spesso senza mezzi e risorse, con le stampanti scariche e le auto prive di benzina, quei professionisti che in molti casi hanno visto nello Stato un nemico, un intralcio, un problema, e non una spalla su cui poggiare? Qual è stato il suo contributo, Ministro?
10) Ministro Maroni, nel luglio 1998 il Senatur rilasciò queste dichiarazioni: "La caduta del governo Berlusconi? Il Cavaliere venga da me, che gliela spiego io ...! Sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto". Oggi, stando alle dichiarazioni di parlamentari dei partiti più disparati e di alcune indagini, sappiamo che il vostro alleato non ha mai smesso di provare a comperare - spesso con successo - Deputati e Senatori della Repubblica italiana. Caro Ministro, perché la Lega si fa complice di queste dinamiche, dopo averle denunciate con tanta forza solo una decina di anni prima? Caro Ministro, la Lega si sarà mica venduta a Silvio Berlusconi?


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