giovedì 16 giugno 2011

Vertice Onu per la lotta all’Aids: “Tante promesse ma pochi fondi, soprattutto dall’Italia”

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Il Vertice all'Onu - Foto: ©UN Photo/JC McIlwaine
Si è concluso nei giorni scorsi a New York il Vertice delle Nazioni Unite per la lotta contro l’Aids. I Paesi membri, Italia compresa, hanno sottoscritto una Dichiarazione che li impegna, entro il 2015, a dimezzare la trasmissione per via sessuale dell'HIV, dimezzare la trasmissione dell'HIV tra le persone che si iniettano droghe, garantire che nessun bambino nascerà sieropositivo e portare a 15 milioni il numero delle persone in trattamento antiretrovirale dai poco più di 6 milioni attuali. Una dichiarazione arriva in un momento in cui l'assistenza internazionale per la lotta contro l'Aids è drasticamente calata, nonostante la maggior parte dei Paesi più duramente colpiti dalla pandemia dipenda ancora largamente dal sostegno dei paesi donatori. Gli Stati membri si sono quindi impegnati a colmare entro quattro anni il deficit finanziario per combattere l’Aids, che ammonta secondo l'UNAIDS a circa 6 miliardi di dollari l’anno.
Al vertice l'Italia ha presentato una relazione, per bocca del nostro ambasciatore presso le Nazioni Unite. Nella relazione il governo italiano afferma che la lotta all’Aids è una delle priorità del nostro Paese, enfatizzando il ruolo del Fondo Globale per la lotta a Aids, Tubercolosi e Malaria . Riconosciuto come “essenziale” per l'attuazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite e per il conseguimento degli Obiettivi del Millennio, che comprendono il debellamento dell'Aids.
“Peccato – commenta il Forum della società civile italiana su Hiv/Aids - che fra i maggiori responsabili delle attuali difficoltà economiche del Fondo vi sia proprio l’Italia che non paga la propria quota annuale dal 2009 (per un ammanco di 280 milioni di euro) e che alla conferenza di rifinanziamento del Fondo per gli anni 2011-13 ha fatto scena muta”. “Nonostante i ripetuti appelli fatti al governo in questi anni, dalla società civile nazionale e internazionale e dallo stesso Fondo Globale, che non hanno mai ricevuto una qualsiasi risposta. Con la cifra dovuta dall'Italia, secondo lo stesso Fondo Globale, si potrebbero fornire farmaci salvavita a oltre 100mila persone che vivono con l'Hiv, o 284mila persone con tubercolosi, o fornire 8 milioni di zanzariere per proteggere le famiglie dalla malaria”.
In quanto alle modiche richieste dall'Italia al Documento conclusivo del Meeting di Alto Livello su Hiv/Aids dell’Onu, il Forum della società civile italiana su Hiv/Aids esprime “un ringraziamento al ministero degli Esteri, per l'attività di mediazione che ha portato alla correzione della proposta avanzata dal Dipartimento delle Politiche Antidroga di cancellazione della dicitura ‘Harm Reduction’ (riduzione del danno), successivamente modificata nella sola richiesta di aggiungere la parola ‘Risk’ (rischio). La definizione di ‘riduzione del danno, adottata da sempre da tutti gli organismi delle Nazioni Unite (UNAIDS, WHO, UNODC) per descrivere un insieme di pratiche essenzialmente sanitarie e fondamentali nella prevenzione della trasmissione dell'Hiv e altre patologie tra gli assuntori di droghe per via iniettiva, risulta quindi immodificata. Così come richiesto, a fronte della proposta italiana, dalle associazioni di lotta all'Aids italiane e internazionali”.

Il Forum della società civile italiana aveva fortemente criticato la decisione del governo Berlusconi di affidare le politiche di prevenzione di lotta contro Hiv/Aids al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Droga e alla Famiglia, Carlo Giovanardi invece che al ministero della Salute che nel resto del mondo è il vero regista delle politiche di lotta all’Aids sia sul piano nazionale che internazionale.
Il Forum della società civile italiana sull’Hiv/Aids è stato costituito il mese scorso, per rilanciare le priorità della lotta contro l’infezione, con particolare attenzione al nostro Paese, sia sul piano nazionale che su quello internazionale. Il Forum ha dato vita a un sito web (www.forumhivaids.it) che raccoglie comunicati, documenti nazionali e internazionali e altri materiali utili alla comprensione della storia e dell’attualità della lotta a Hiv e Aids e tutte le informazioni relative al convegno.
Il Forum sta organizzando un convegno nazionale che si terrà il prossimo 12 luglio a Roma, presso l’Istituto Superiore di Sanità. In preparazione del convegno, il Forum propone a tutta la società civile italiana (che lo discute in una mailing list) un documento, chiamato Dichiarazione di Roma, al quale si raccoglieranno le sottoscrizioni in occasione del convegno del 12 luglio; la Dichiarazione di Roma contiene le indicazioni che la società civile ritiene urgente perseguire perché la lotta all’Hiv/Aids in Italia giunga ad una svolta efficace. Il Forum è promosso da Actionaid, ANLAIDS, Arcigay, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Gruppo Abele, LILA, Nadir, NPS Italia Onlus, Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS, Movimento Identità Transessuale, Villa Maraini. [GB]


fonte: http://www.unimondo.org/

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