mercoledì 10 novembre 2010

Il governo birmano pensa alla liberazione di Aung San Suu Kyi

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Potrebbe essere rilasciata il 13 novembre
Concluse le elezioni che hanno confermato il partito del dittatore al comando del paesei, i servizi di sicurezza birmani starebbero preparando la liberazione di Aung San Suu Kyi, icona dell’opposizione democratica.
Aung San Suu Kyi al momento si trova agli arresti domiciliari da 18 mesi (ultima di una lunga serie di misure restrittive) e i termini di carcerazione scadranno sabato prossimo. Le informazioni attuali convengono comunque verso la notizia di una iminente liberazione e a conferma di tali voci si registra la presenza nel paese di Kim Aris, 33 anni, figlio più giovane della leader dell’opposizione. Aris, che risiede in Gran Bretagna, starebbe operando per ottenere un visto che consenta alla madre di lasciare il paese.
Un funzionario birmano sotto anonimato ha detto: “non abbiamo avuto ancora istruzioni dai nostri responsabili sulla liberazione ma stiamo mettendo a punto un piano di sicurezza per il 13 novembre”. Un altra fonte ha invece sottolineato che l’ordine di liberazione “sarà dato solo all’ultimo minuto”.
La liberazione di Aung San Suu Kyi sembrerebbe scontata dopo il voto di domenica scorsa ma vari osservatori fanno osservare che la decisione finale spetta comunque al generalissimo Than Shwe.L’uomo forte della giunta, che notoriamente detesta la leader democratica che nel frattempo ha già fatto sapere che non accetterà alcuna liberazione se soggetta a vincoli.

fonte : http://www.gliitaliani.it/

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