mercoledì 25 agosto 2010

L’opposizione cerca la sua anima. Le primarie di Vendola non sono il toccasana

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Nichi Vendola




























Editoriale di Alessandro Cardulli

L’opposizione, o meglio le opposizioni, non si fanno mancare niente. Si preparano alle diverse evenienze tutte in chiave dopo Berlusconi, anche se il cavaliere non ha alcuna voglia di tirare e remi in barca. Praticamente le diverse forze  attualmente collocate all’opposizione della traballante maggioranza propongono tutto lo scibile umano in termini di crisi di governo: elezioni subito, elezioni a primavera, elezioni alla scadenza naturale, governi tecnici  a tempo, istituzionali, di unità nazionale, di responsabilità nazionale, per passare a chi guarda più lontano e pone il problema dell’alternativa, insomma chi più ne ha più ne metta.
 
E si arriva così al problema delle possibili alleanze mentre nello schieramento di maggioranza sempre più volano gli stracci, si prendono a male parole, si offendono, fingono di meravigliarsi perché Famiglia cristiana ne dice quattro ai berlusconiani e ai leghisti. Uno come Bondi, l’intellettuale del Pdl, nel senso che sa leggere e scrivere, niente più, si domanda come è possibile che un giornale dei cattolici attacchi i governanti cattolici. Dovrebbe invece domandarsi perché fino ad ora i cattolici del settimanale hanno sopportato personaggi squallidi, una cricca politica e non solo. In piena crisi la maggioranza l’opposizione, insomma, è alla ricerca della sua anima. C’era da pensare che fra le tante ipotesi in campo fosse arrivato il momento in cui qualcuno, magari il Pd visto che è la maggior forza politica del campo avverso al potere berlusconian-leghista, avanzava una concreta proposta.

Subito la scelta del candidato poi le alleanze
No, arriva invece Nichi Vendola a sparigliare. Propone di partire non dalla formazione di una coalizione, una alleanza , per cacciare Berlusconi ed aprire la strada ad un governo di alternativa, ma dalle primarie. Dice Nichi in una intervista a Repubblica: si facciano subito  le primarie  a prescindere da quando si andrà alle urne. Già cui sono candidature, la sua, quella di Bersani, prevista dallo stesso statuto del Pd¸quella dj Chiamparino, sindaco di Torino, pure Pd, che si muove sottofondo ma ormai  quasi certa E’ sostenuta da Cacciari e da altri i quali storcono il naso quando sentono si usa la parola antiberlusconismo. Dicono che così si rafforza il capo del governo. In realtà a forza di non pronunciare questa parola Berlusconi si è talmente rafforzato che è convinto di vincere ancora quando si andrà al voto.  A questi candidati, siamo certi, se ne aggiungeranno altri. Non rimarrà a guardare Di Pietro, Emma Bonino ha già detto la sua. Magari un pensierino lo fa anche l’area “ moderata” del Pd. Ognuno presenta il suo programma. Poi si vota e chi vince sarà chiamato a costruire la coalizione, l’alleanza. Dice Vendola che ci si deve rivolgere a tutti, coinvolgere tutti, anche Casini e compagnia.
Il ruolo delle forze politiche no n può venir meno
Lui, che non è un ingenuo, sa bene che chi si candida alle primarie non lo fa a titolo personale, rappresenta forze politiche, può, sarebbe auspicabile, pezzi di società, movimenti. Insomma si prefigura così , di fatto,quale e fra chi sarà l’alleanza che si candida al governo del paese.
La mobilitazione di massa annunciata dal Pd
Allora perché non costruire subito questa alleanza, chiamare i cittadini a mobilitarsi ora e  non domani quando ci saranno le primarie, per cacciare Berlusconi non perché ci resta antipatico ma perché il suo, i suoi governi, hanno gettato il paese sull’orlo di un pauroso baratro. Ancora chi, come, quando, organizzerà le primarie, cosa di non poco conto se si vogliono chiamare alle urne milioni di persone. Infine: non è che in questo modo si offre una sponda ai “presidenzialisti”, la persona, l’individuo, il cosiddetto carisma, prevale sulla politica, sulla partecipazione? La proposta di Vendola non ci sembra il toccasana che può dar nuova linfa al centrosinistra.
Una risposta si attende dal Pd il cui segretario ha annunciato una mobilitazione di massa che verrà lanciata dalla Festa dell’Unità o come si chiama ora che partirà alla fine del mese. Forse questa mobilitazione di milioni di persone potrebbe essere il “ soggetto”, uno dei soggetti, delle primarie. Non un’astrazione mediatica, ma un fatto concreto, una innovazione politica di cui si avverte il bisogno. 

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