lunedì 16 agosto 2010

Beppe Grillo contro Maroni e Alfano: “No a governo tecnico? Studiate la Carta”

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Dopo le dichiarazioni di Bossi, Alfano e Maroni sull’illegittimità di governi tecnici, Beppe Grillo risponde ironico dal suo blog: “La Costituzione dovrebbe essere insegnata per legge ai parlamentari. Come  l’esame della patente. E sarebbe una strage”.



Sull’esecutivo di transizione, ieri, durante la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, aveva dato la sua personale interpretazione costituzionale: “L’articolo 1 della Cosituzione dice che la sovranita’ appartiene al popolo. Non e’ possibile una lettura differente di quella secondo cui il popolo sovrano sceglie chi governa. Ogni programma per un governo o la formazione di un governo che prevedesse che chi ha vinto le elezioni stia all’opposizione, sarebbe una violazione dell’articolo 1 della Costituzione”. Alla stessa riunione il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, aveva aggiunto: “Non c’e’ altra maggioranza possibile di quella che ha vinto le elezioni. Non ci sono giochini di palazzo che possono impedire al popolo sovrano di scegliere chi governa. Se non ci fosse piu’ la maggioranza, l’unica strada sarebbe tornare al popolo sovrano”.




Oggi Beppe Grillo dal suo blog risponde: “La Costituzione è come la mamma, ognuno ha la sua. Secondo Maroni e Alfano la Costituzione, di cui hanno fatto carne da porco per anni con la legge elettorale Calderoli, il Lodo Alfano e il legittimo impedimento, non permetterebbe un governo tecnico. La Costituzione dovrebbe essere insegnata per legge a ogni parlamentare, in particolare a Zanna Bianca Maroni e a Alfano, il segretario di mavalà Ghedini, con relative domande e risposte prima dell’incarico. Un po’ come l’esame per la patente. Sarebbe una strage. La Costituzione assegna al presidente della Repubblica la scelta del possibile candidato alla presidenza del Consiglio, che può essere anche un personaggio estraneo alla politica. Chi riceve l’incarico si presenta a Camere riunite con un programma e, se la maggioranza lo vota, governa. Questo dice la Costituzione. In passato è avvenuto più volte. Invece, il popolo invocato da Boss(ol)i nelle piazze per condizionare Napolitano, che è già condizionato di suo, non è costituzionale, ma eversivo, anche se è formato da lui, dalla Trota e da qualche compagno di grappino”.

Sempre ieri, infatti il segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, aveva dichiarato: ”I governi tecnici sono come l’anguria: verdi fuori e rossi dentro”. “Come l’anguria hanno i semi che devi sputare e noi continueremo a sputarli” aveva aggiunto il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli.



FONTE : http://www.ilfattoquotidiano.it/

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