domenica 18 luglio 2010

Pakistan: l’esplosione di una bomba nel distretto di Swat provoca 5 morti e 58 feriti

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In seguito a un’esplosione a Mingora, la città principale del distretto di Swat, nella provincia di Khyber Pathkunkhwa, dottori e personale medico di Medici Senza Frontiere e del Ministero della salute pakistano hanno curato 58 persone, alcune ferite in modo grave


Medici Senza Frontiere
“Poco dopo l’esplosione abbiamo iniziato a ricevere un numero crescente di persone al pronto soccorso dell’ospedale Saidu Group Teaching. Abbiamo visitato 58 pazienti, tra cui donne e bambini. La maggior parte sono ora stabili ma due persone sono ancora in condizioni critiche”, racconta Sonoko Shidehara, dottore di MSF nel distretto di Swat.
La rapidità nell’emergenza è cruciale per un’adeguata risposta a eventi del genere. Per questo il personale dell’ospedale è stato formato in modo tale da saper effettuare un triage e dividere i pazienti in gruppi in base al tipo di bisogni che manifestano.
“Questo significa che siamo in grado di fornire immediato soccorso alle persone gravemente ferite”, spiega Shidehara. “I feriti riportavano traumi alla testa, ferite al costato e lesioni provocate da schegge di granata nelle braccia e nelle gambe”.
“L’esplosione è avvenuta in un momento del giorno in cui le strade sono molto affollate e subito dopo, molte persone si sono riversate nell’ospedale per vedere cosa fosse successo e cercare amici e parenti. La folla stava intralciando il lavoro del pronto soccorso ma per fortuna, grazie all’aiuto di alcune persone, siamo riusciti a far uscire tutti tranne il personale medico e i pazienti”, dichiara Josep Prior, coordinatore delle operazioni di MSF nello Swat.
Dopo un anno di assenza, MSF è recentemente tornata nella regione per dedicarsi a specifiche esigenze mediche identificate in alcuni reparti d’emergenza dell’ospedale. Lavorando insieme al personale del Ministero della salute, MSF sta ora potenziando il pronto soccorso, fornendo personale medico, corsi di formazione regolari, forniture mediche adeguate e medicinali salvavita gratuiti.
In quanto organizzazione che si dedica all’assistenza medica d’urgenza, MSF non è coinvolta negli sforzi messi in atto per ricostruire il distretto dello Swat e la sua azione non fa parte di nessuna strategia militare o politica.

MSF chiede con urgenza a tutti i membri della comunità pakistana, le parti politiche, le forze armate e di opposizione, di rispettare la neutralità delle strutture sanitarie, in modo che si possa portare assistenza salvavita alle persone che ne hanno bisogno.

Al fine di mantenere la propria indipendenza, MSF si sostiene attraverso donazioni private e non accetta denaro da nessun governo per il suo lavoro in Pakistan.
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Nel gennaio 2010, MSF aveva già preso in carico più di 25.000 casi di emergenza nel Khyber Pathkunkhwa, nei dintorni dell’ospedale District Head Quarter di Timurgara, nell’ospedale di Tehsil Head Quarter di Dargai oltre che nell’ospedale Saidu Group Teaching di Mingora.

Dal 1998, MSF fornisce assistenza sanitaria gratuita alla popolazione pakistana e ai rifugiati afghani colpiti dagli effetti del conflitto armato, dallo scarso accesso alle cure sanitarie e dai disastri naturali nella North Western Frontier Province (Khyber Pathkunkhwa), nelle Zone Tribali federalmente amministrate (FATA), in Balochistan e in Kashmir. 
FONTE;

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