Obama sempre più in difficoltà per la Marea Nera. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha clamorosamente bocciato la moratoria di sei mesi sulle trivellazioni offshore voluta dal presidente. 209 a 193 il risultato del voto, contrario a Obama nonostante i 75 seggi di vantaggio che i democratici contano sui repubblicani.
Via libera invece al progetto di legge che rafforza le misure di sicurezza sullepiattaforme petrolifere ed elimina il tetto di 75 milioni di dollari esistente per gli indennizzi dovuti alle compagnie petrolifere. Nel dettaglio vengono rafforzate le norme etiche per gli ispettori alla sicurezza delle piattaforme petrolifere e introdotti nuovi obblighi sulle misure di sicurezza da adottare.
In merito alla moratoria di Obama i repubblicani e i democratici vicini ai petrolieri hanno attaccato spiegando che "e' gia' costata diverse migliaia diposti di lavoro, questo nuovo provvedimento ne ridurrà ancora rendendo piu' difficile e costoso produrre energia on e offshore".
La palla passa ora al Senato, dove la battaglia si annuncia infuocatissima e il vantaggio è molto più esiguo: un solo seggio. Contro la norma si schierano, infatti, non solo i repubblicani, ma anche i Democratici rappresentati di stati produttori di greggio.
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