ASTANA (Reuters) - Le violenze in Kirghizistan potrebbero estendersi in altri paesi dell'Asia centrale e incoraggiare tensioni etniche, terrorismo e traffico della droga. Lo ha dichiarato oggi il presidente kazako Nursultan Nazarbayev.
"Il caos e la destabilizzazione della regione giocano a favore dei criminali attivi nel traffico illegale di droga, armi e nella tratta di persone", ha detto.
Nazarbayev ha spiegato in un forum organizzato dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) che bisogna affrontare la povertà e promuovere la tolleranza tra diversi gruppi etnici per mantenere l'ordine nella regione.
In Kazakistan, presidente di turno dell'Ocse e paese confinante con il Kirghizistan, sono morte almeno 300 persone negli scontri etnici tra kirghisi e uzbeki dell'ultimo mese.
"La conseguenza più dolorosa del conflitto in Kirghizistan è che i semi della sfiducia potrebbero essere piantati anche tra diverse popolazioni della regione", ha detto in conferenza stampa Nazarbayev.
Il Kirghizistan ha votato domenica un referendum per creare la prima democrazia parlamentare in Asia centrale, ex regione sovietica governata da presidenti autoritari.
Il presidente russo Dmitry Medvedev ha avvisato che i meccanismi parlamentari potrebbero portare al controllo gruppi estremisti o perfino al collasso del Kirghizistam dove sia la Russia che gli Stati Uniti hanno basi militari aeree.
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