giovedì 14 aprile 2011

Aldrovandi: lo assassinano e CI querelano TG3 del 12 - 4 - 2011

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La Sig.ra Guerra querela Patrizia per averla criticata, dopo non aver sequestrato l'auto della Polizia e dopo non aver fatto nulla di fronte ad una denuncia di reato da parte di Lino. 

Sono imputata

Ora sono imputata io.

La dottoressa Maria Emanuela Guerra vuole che io sia condannata per aver

fatto riferimento al suo procedimento disciplinare davanti al CSM, per aver
detto che era stata assolta.
E vuole che io sia condannata per aver detto che il fascicolo delle indagini
era vuoto fino al momento in cui ho aperto il blog.
Io sono e sarò sempre grata alla magistratura per quanto ha fatto per
accertare la verità sulla morte di mio figlio e per ristabilirne la dignità
della memoria.
Io chiederò al giudice il perché debbo essere ora io condannata per aver
detto semplicemente la verità tale e quale riferita dal procuratore capo
Minna durante l’udienza preliminare della cosiddetta inchiesta bis,e quella
riconosciuta da ben 2 giudici.
Se il Giudice ed il Pm di Mantova dicono che debbo essere processata per il
solo fatto di aver detto la pura e riconosciuta verità sulla loro collega,
significa che non si può criticare un magistrato per il suo operato nemmeno
quando si fa semplice riferimento a quanto dicono i suoi colleghi.
Insomma se il Procuratore della Repubblica in persona afferma che la
dott.Guerra è stata processata davanti al CSM, “con domande violente” e”
verberata a sangue”, va tutto bene, se io dico semplicemente che è stata
assolta debbo essere processata e condannata.
Se il Procuratore della Repubblica offende la memoria di mio figlio morto a
18 anni apostrofandolo come un povero disgraziato, e se la prende poi con il
mio avvocato dolendosi del fatto che il suo procedimento disciplinare fosse
stato archiviato, va tutto bene.
Io invece debbo essere processata.
E tacere.
Quella maledetta mattina il viso di mio figlio, il povero disgraziato,
prendeva il sole scoperto e senza vita, per ore.
La pm non c’e’ nemmeno andata.
Ingannata , si dirà, ma quando la sera di quella terribile domenica si è
accorta che tutta la questura e la squadra mobile era stata impegnata in
indagini a sua insaputa, perché non ha sequestrato subito l’auto della
polizia contro la quale si “era fatto male” mio figlio?
Perché non ha sequestrato subito i manganelli rotti dalla violenza sul corpo
di mio figlio?
Perché non ha interrogato i poliziotti autori di quella violenza?
Perché non ha interrogato formalmente gli autori di quelle indagini per
chiedere loro conto di quanto avevano fatto?
Sono arrabbiata.
Sono arrabbiata perché ieri quando il Giudice ha detto che devo essere
processata, ho pianto.
Sono arrabbiata perché non dovevo piangere per questo perché una madre che
sopravvive a suo figlio appena maggiorenne deve dedicare a lui tutte le sue
lacrime. E non a queste stupidaggini.
Perché tutto questo è solo un’enorme stupidaggine in confronto a quanto ha
subito Federico.
Ho letto nei verbali del CSM prodotti al processo dalla dott. Guerra, tanta
umana comprensione espressa dai suoi colleghi per le vicende giudiziarie del
figlio e per le polemiche di stampa che la riguardavano suo malgrado.
Forse mi è sfuggita, ma non ho colto nessuna pietà o comprensione per noi.
Ma probabilmente quella non era la sede giusta.

                                                                       fonte : 
                                               http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
CORRADINIMAURO  
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http://www.youtube.com/user/CORRADINIMAURO
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