Circa un migliaio di manifestanti sono arrivati di fronte al Municipio di Arcore, per partecipare alla manifestazione, organizzata dal Popolo Viola per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi, dopo le vicende del caso Ruby.
La protesta era stata spostata nell'area Rovagnati, a qualche chilometro di distanza dalla residenza del presidente del Consiglio ma i manifestanti, dopo alcune trattative con le forze dell'ordine, sono riusciti ad ottenere di tornare verso Largo Vela, a poche centinaia di metri dalla casa di Berlusconi.
Blindatissima la Provinciale che porta verso Villa San Martino, dove si trova il premier, presidiata da decine di Carabinieri e da alcune camionette, e chiusa al traffico alcune centinaia di metri prima dell'ingresso alla villa. «Questa giornata vuole dimostrare che il popolo italiano ha rispetto per le istituzioni e chiede a gran voce che lui si faccia da parte», hanno scandito dal palco i leader del Popolo Viola, riferendosi al presidente del Consiglio, precisando che la manifestazione sarà pacifica e collaborativa con le forze dell'ordine.
Oltre alle bandiere del Popolo Viola, anche qualche tricolore, qualche vessillo di Pd e IdV e una anche bandiera Udc. La protesta variopinta è cominciata con un concerto di tamburi, scandito dal coro «dimissioni», «fuori la mafia dallo Stato, fuori lo Stato dalla mafia». Tra gli striscioni diversi gli inviti affinchè il premier lasci Palazzo Chigi: «L'Italia compie 150 anni, Silvio falle un regalo: dimettiti e fatti processare» o «Per Berlusconi rito immediato, sei licenziato», o anche «Se ti facessero una statua ad Arcore, noi saremmo i tuoi piccioni».
La protesta era stata spostata nell'area Rovagnati, a qualche chilometro di distanza dalla residenza del presidente del Consiglio ma i manifestanti, dopo alcune trattative con le forze dell'ordine, sono riusciti ad ottenere di tornare verso Largo Vela, a poche centinaia di metri dalla casa di Berlusconi.
Blindatissima la Provinciale che porta verso Villa San Martino, dove si trova il premier, presidiata da decine di Carabinieri e da alcune camionette, e chiusa al traffico alcune centinaia di metri prima dell'ingresso alla villa. «Questa giornata vuole dimostrare che il popolo italiano ha rispetto per le istituzioni e chiede a gran voce che lui si faccia da parte», hanno scandito dal palco i leader del Popolo Viola, riferendosi al presidente del Consiglio, precisando che la manifestazione sarà pacifica e collaborativa con le forze dell'ordine.
Oltre alle bandiere del Popolo Viola, anche qualche tricolore, qualche vessillo di Pd e IdV e una anche bandiera Udc. La protesta variopinta è cominciata con un concerto di tamburi, scandito dal coro «dimissioni», «fuori la mafia dallo Stato, fuori lo Stato dalla mafia». Tra gli striscioni diversi gli inviti affinchè il premier lasci Palazzo Chigi: «L'Italia compie 150 anni, Silvio falle un regalo: dimettiti e fatti processare» o «Per Berlusconi rito immediato, sei licenziato», o anche «Se ti facessero una statua ad Arcore, noi saremmo i tuoi piccioni».
Diversi anche i riferimenti allo scandalo Ruby: «Bunga vita al Re» o «Silvio hai le orge contate, dimettiti». Alcuni manifestanti ostentano parrucche colorate, minigonne, calze a rete e seni finti in evidenza, con cartelli «Non voglio più lavorare per pagarmi l'affitto, mi inviti alle tue feste?», o «Silvio portaci in Consiglio regionale».
FONTE : http://www.unita.it/
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