martedì 18 gennaio 2011

Giovanardi, i cavoli e le merende.

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''I drammatici e luttuosi eventi che negli ultimi due giorni hanno visto per protagonisti persone in preda agli effetti dell'alcol e della droga, ripropongono in maniera pressante il tema della prevenzione e del contrasto dell'uso delle sostanze stupefacenti e dell'abuso delle bevande alcoliche''. Lo dichiara il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per la lotta alle tossicodipendenze, sen. Carlo Giovanardi, precisando che ''su questi fronti il Dipartimento antidroga non ha mai abbassato la guardia e, anzi, ha moltiplicato gli sforzi per sviluppare, a livello nazionale, un articolato piano di interventi per ridurre questi terribili fenomeni''. Giovanardi ha annunciato che il 20 gennaio prossimo ''si riunira' a Roma, a Palazzo Chigi, la Consulta degli operatori e degli esperti, convocate per fare il punto sulle iniziative messe in campo e sui possibili sviluppi futuri. Al termine, presso la sala stampa di Palazzo Chigi si terra' una conferenza stampa per presentare un'importate iniziativa editoriale del Dipartimento antidroga sulla cannabis e illustrare i risultati delle attivita' di monitoraggio nei confronti dei rave party, delle cosiddette 'droghe furbe' e degli esercizi commerciali che le commercializzano (Smart shop)''.


Premesso che Giovanardi si ricorda della differenza tra uso e abuso solo quando e dove gli fa comodo, vediamo quali sono i luttuosi eventi; cercando nelle news, si trova un incidente stradale nel quale due bambini e la loro madre sono morti, a Campobello di Mazara, e il papà è in gravissime condizioni. la loro macchina è stata travolta da una Bmw 320 B guidata da un giovane di 21 anni, Fabio Gulotta, rimasto illeso, che aveva nel sangue un tasso alcolemico di 0,72 milligrammi per litro, di poco eccedente il limite di 0,5, ma comunque sufficiente per indicare uno stato di ebbrezza. L'altra news luttuosa che attenga seppur vagamente al tema, è il festino a luci rosse finito in tragedia, dopo il quale un uomo è morto e il suo compagno è finito in coma. "I carabinieri della Compagnia Trionfale e della stazione Flaminio stanno accertando se sia stato fatto uso di cocaina durante la festa ... Erano le 4,45 quando è stata chiamata l'ambulanza da alcuni degli uomini presenti nella casa, avendo notato che M. V., di 42 anni, era privo di sensi e che invece il suo compagno, F. M., stava molto male. I sanitari del 118 non hanno potuto che constatare la morte di M.V. e hanno invece ricoverato l'amico all'ospedale Santo Spirito in gravi condizioni, anche se non è in pericolo di vita. Dagli esami, è emerso che quest'ultimo aveva fatto uso di cocaina ... gli investigatori non hanno trovato tracce di polvere bianca nell'appartamento. Non è escluso, però, che la coppia di omosessuali abbia sniffato «cocaina killer» oppure che abbia fatto uso di un'altra sostanza stupefacente, che, mischiata all'alcol, abbia mandato in overdose entrambi".

Che cosa possa esserci che unisce un incidente di macchina, certo tragico, una serata di festa finita male probabilmente a causa di un cattivo taglio, quindi di un effetto diretto delle politiche proibizioniste che non permettono un controllo sulle sostanze vendute illegalmente, e i rave party e le smart drugs, solo Giovanardi può capirlo. Con la cannabis, poi, che non ha mai ucciso nessuno in centinaia di anni di uso e pure di abuso, risultando una delle sostanze meno tossiche al mondo, il legame è davvero misterioso. Ogni scusa è buona, per il DAP, Dipartimento Politiche Antidroga, per spendere, male, i soldi dei cittadini e produrre una disinformazione, questa sì, davvero drammatica e luttuosa.

Claudia Sterzi


FONTE: http://antiproibizionistiradicali.blogspot.com/

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