Il racket del caro estinto messo su da becchini con l’ausilio degli infermieri. Sos Racket e usura di Milano ha immortalato in un video choc infermieri e addetti delle pompe funebri che speculavano negli ospedali sfruttando il dolore di familiari in lutto. Il documento, già al centro di clamorose denunce è stato poi diffuso questa notte su Internet.
I cittadini, con una videocamera nascosta, hanno ripreso gli infermieri che “consigliavano” le imprese a cui evidentemente erano collegati, in due ospedali, uno nel capoluogo lombardo e uno nell’hinterland, e poi hanno testimoniato il lavoro irregolare degli addetti delle pompe funebri, indebitamente presenti nelle strutture sanitarie, che a loro volta davano informazioni non veritiere sulla Legge e sulle procedure, per accaparrarsi il cliente.
”C’è una mia zia che non sta bene. I miei cugini sono su in corsia, dicono che è questione di ore…”. Con queste parole i finti parenti avvicinavano gli infermieri delle camere mortuarie e prima ancora che finissero di spiegare venivano portati in uffici e “consigliati” su che impresa di pompe funebri chiamare.
In un caso, in un ospedale dell’hinterland a sud di Milano, il paramedico, in pieno orario di lavoro, si è tolto il camice e ha perfino accompagnato il finto parente direttamente nell’ ufficio dell’impresa mortuaria. Ogni volta, naturalmente, i costi erano di mille o duemila euro superiori a quelli della tariffa minima. E in più di un’occasione i becchini si sono spacciati per ”ditte appaltatrici” dell’ospedale o addirittura del Comune.
”E’ rimasto tutto come prima – dice Frediano Manzi, presidente dell’associazione Sos Racket e usura – Il racket del caro estinto, che ha mostrato legami criminali e procedure da guerra commerciale, e’ sempre li’ che incombe sulla testa dei cittadini in un momento di bisogno e difficolta’. E nessuno lo riesce a stroncare”. Un’indagine che fece scalpore, con arresti e denunce nel settore, venne realizzata proprio a Milano nel settembre scorso.
fonte : http://www.blitzquotidiano.it/
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